La mattina era di quelle che i ragazzi aspettano da settimane, zaini pieni, facce assonnate e quell’aria di festa che solo una gita scolastica sa portare. Brindisi, il punto di partenza, una destinazione, chissà, forse mare o un museo poco divertente, poco importa, l’importante era partire.
Autista scuolabus ubriaco, stop alla gita: scatta la maxi multa
Ma il pullman, no, quello non è mai partito. La polizia stradale era lì, pochi minuti prima che il motore si accendesse, un controllo di routine, si potrebbe pensare. E invece no, stavolta quei minuti hanno cambiato tutto.
L’autista dello scuolabus, l’uomo che doveva accompagnare decine di studenti verso la loro giornata speciale, non era in condizioni di guidare. L’alcol test non ha lasciato spazio ai dubbi: tasso alcolemico oltre 0,50 g/l, un numero secco, freddo, ma sufficiente per fermare tutto.
Perché, va detto, quando si parla di conducenti professionali — come lui, autista di scuolabus — la regola è chiara: zero, tolleranza zero. Niente scuse, niente margini di errore, eppure l’errore c’è stato. Grave e inaccettabile. Gli agenti, dopo aver accertato la violazione, non hanno perso tempo, patente ritirata. Sospensione prevista da quattro a otto mesi, a discrezione dell’autorità e una sanzione meritatissima: 724 euro.
Ma non è finita lì, la gita, nel frattempo, era sospesa, studenti fermi, insegnanti tra rabbia e sollievo. Perché sì, la gita era saltata, ma le cose potevano finire male, molto male.
Autista ubriaco, tragedia evitata: grazie alla polizia i ragazzi partono lo stesso
La polizia ha controllato anche il mezzo, il pullman, per fortuna era in regola, niente anomalie.
Il problema, insomma, aveva un solo volto: quello dell’autista dello scuolabus non era in condizioni di guidare.
A quel punto, la corsa contro il tempo, perché i ragazzi aspettavano e i docenti pure. Finalmente un secondo conducente, stavolta sobrio e con tutti i requisiti, ha preso posto al volante.
Solo allora, la gita è potuta iniziare, con qualche ora di ritardo sì, con meno entusiasmo, forse. Ma grazie agli agenti che hanno fatto il loro lavoro, ora in tutta sicurezza.
Una storia che finisce bene, ma che — se ci pensi — poteva finire malissimo. E stavolta non servono grandi titoli o frasi d’effetto, basta immaginare. Un autista forse ubriaco, un pullman carico di studenti, una strada qualsiasi. E tutto il resto, lo fa da solo.