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A 48 anni dal Roland Garros di Panatta, l’Italia torna a vantare un campione Slam. Jannik Sinner supera il russo Medvedev 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3. E’ il primo trionfo Slam per il fuoriclasse altoatesino.
Il trionfo di Sinner
Per battere Medvedev, Sinner ha dovuto lottare come un leone, avendo la meglio solo al quinto set. Con na battaglia incredibile, Jannik è passato dallo sprofondo di due set a zero all’estasi del primo trionfo Slam al quinto, dopo una rimonta che solo i fuoriclasse come lui sono in grado di compiere. Daniil Medvedev si è arreso 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3.
Jannik Sinner riporta in Italia un grande Slam
Con il trionfo di Sinner, cade un altro tabù che durava da 48 anni. Dopo la vittoria della Coppa Davis, ecco che Sinner ci regala un titolo che mancava al nostro Paese addirittura dal 1976, quando Adriano Panatta sollevò il trofeo del Roland Garros. Jannik, imballato da tensione e stanchezza ha giocato due partite in una. Come due sono stati i Sinner scesi in campo in questa finale contro Daniil Medvedev. Il primo lento e impacciato, il secondo sembrava una versione del miglior Djokovic, con un mix di forza mentale e grande tennis.
Sinner esulta dopo il trionfo
Le prime parole di Sinner dopo il trionfo sono complimenti e applausi a scena aperta per Medvedev: “Prima di tutto congratulazioni a te Daniil per l’eccezionale torneo che hai giocato. Abbiamo disputato tante finali e in ogni partita mi mostri qualcosa su cui posso migliorare rendendomi un giocatore più forte. Quanto hai fatto in questo torneo è stato incredibile: hai rincorso ogni palla, e ti auguro di vincere prima o poi questo trofeo così come il meglio per il resto della stagione”.
“Grazie agli sponsor, ai giudici, ai raccattapalle e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo torneo così fantastico. E’ un luogo stupendo qui, e uno Slam bellissimo: in Europa sta nevicando ora! Grazie al mio team. A tutti quelli seduti nel mio box e a tutte le persone che mi seguono da casa. Cerchiamo di migliorare giorno dopo giorno cercando di diventare sempre più forti e di capire ogni situazione in modo migliore. Sono davvero felice di avervi con me ad incoraggiarmi e comprendermi perché a volte non è semplice, ma sono fatto così”.
“Il sostegno di voi tifosi è stato incredibile. Mi avete fatto sentire a casa, è un campo da 15.000 spettatori ma sembravate molti di più. Tutte le persone che hanno visto il torneo da casa. E poi la mia famiglia: vorrei che tutti avessero dei genitori come i miei, mi hanno lasciato scegliere senza mai mettermi pressione, anche quando ero più giovane e praticavo altri sport. Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che mi hanno lasciato i miei genitori. Ci vediamo il prossimo anno”.