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Piacenza, la città saluta la 13enne Aurora Tila: palloncini bianchi in cielo e l’applauso della folla

Aurora Tila funerali

Tutta la città di Piacenza si è fermata per ricordare la scomparsa della tredicenne Aurora. La sorella: "Lei sarà la mia anima"

Una città intera si è fermata per ricordare Aurora Tila, la tredicenne che è stata strappata prematuramente alla vita dopo essere precipitata da una palazzina di sette piani nella quale abitava con la madre. Il funerale è stato officiato dal vescovo, monsignor Adriano Cevolotto. Tra i presenti anche il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi. Per ricordare la giovanissima è stato proclamato nella città il lutto cittadino.

Aurora Tila, il saluto della sorella Vicktoria: “Nessuno smetterà di ricordarla”

Tra le persone che sono intervenute nel corso del funerale era presente la sorella di Aurora, Vicktoria che, terminata la celebrazione, l’ha ricordata così: “Non saremo mai da sole, nessuno smetterà di ricordare Aurora, non sarà mai dimenticata, così come tutte le altre vittime di femminicidio e violenze. Lei sarà sempre nella mia anima”. La bara della giovane è stata accolta al Duomo tra le lacrime e i volti commossi dei moltissimi amici e compagni di scuola che si sono raccolti insieme alla cittadinanza per dare ultimo saluto ad Aurora. Nelle sedi del comune e negli edifici pubblici cittadini le bandiere sono state esposte a mezz’asta.

Il vescovo: “Aurora è stata strappata alla vita”

Particolarmente sentite sono state le parole del vescovo Cevolotto che, nel corso dell’omelia, ha parlato di come la morte di Aurora abbia lasciato un grande vuoto: “Cosa sta succedendo? Aurora è stata strappata. Dalla vita. Dai suoi cari. Dagli amici è stata strappata una piantina piena di boccioli. Che erano le sue speranze. È stata strappata dalle nostre mani impotenti. Aurora, come ogni adolescente, si alimentava di sogni, di progetti, di desideri. Si apriva al mondo degli affetti”.