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Aumentano le allergie alimentari in Italia, con un incremento del 34% in 10 anni che arriva al +120,8% per i bambini sotto i 3 anni: un’indagine tutta italiana, condotta nella regione Campania.
Lo studio sulle allergie alimentari nei bambini
I risultati dello studio Epifa (Epidemiology of Paediatric Italian Food Allergy), promosso dalla Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica e coordinato da Roberto Berni Canani, docente di pediatria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, sono stati pubblicati sul ‘Journal of Allergy and Clinical Immunology Global’, organo ufficiale dell’Accademia americana di allergologia e immunologia clinica.
La preoccupazione degli esperti dopo lo studio
Il prof. Roberto Berni Canani spiega:
«Il nostro studio, condotto dal 2009 al 2021 in tutte le province della Campania, è stato realizzato grazie alla collaborazione di 10 pediatri di famiglia sul territorio, 2 per ogni provincia. Monitorando per un decennio un campione di 105.151 bambini di età compresa tra 0 e 14 anni è stato osservato un aumento progressivo della prevalenza, cioè +34.4%, delle allergie alimentari in età pediatrica. L’aumento è stato addirittura maggiore nei bambini di età inferiore ai 3 anni: +120.8%. Gli allergeni più frequenti sono risultati il latte vaccino, le uova e la frutta a guscio».
Inoltre, il Professore, aggiunge:
«Estendendo questi risultati alla popolazione pediatrica generale italiana per un totale di 7.636.545 bambini e ragazzi fino ai 14 anni, stimiamo che attualmente vi siano oltre 92.000 bambini in Italia affetti da allergia alimentare».
Le cause del fenomeno delle allergie alimentari sui bambini
«Le cause possono essere molteplici, da una eccesiva prescrizione di antibiotici e farmaci inibitori dell’acidità gastrica, all’uso di disinfettanti e antisettici. Ma un ruolo di grande importanza nel favorire la comparsa di allergie alimentari è dato dall’aumento continuo e inarrestabile del consumo di alimenti ultraprocessati in età pediatrica già a partire dal primo anno di vita. Questi alimenti ultraprocessati, il cosiddetto ‘cibo spazzatura’ che in Italia, così come in altri paesi come gli Stati Uniti o l’Australia, viene consumato sempre di più dai bambini, anche dai più piccoli, sono in grado di alterare il sistema immunitario e scatenare la comparsa di allergie».