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Un quadro preoccupante
Il 2024 si apre con un aumento significativo dei reati contro i minori in Italia, come evidenziato dal rapporto del Servizio analisi criminale della direzione centrale della Polizia criminale. I dati mostrano un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un totale di 20.502 delitti registrati nei primi sei mesi dell’anno. Questo fenomeno solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza dei più giovani e sulla necessità di interventi mirati.
Tipologie di reati in crescita
Tra le categorie di reati in aumento, spiccano l’abuso dei mezzi di correzione e disciplina, con un incremento del 22%, e i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che crescono del 15%. Inoltre, la pornografia minorile ha visto un aumento dell’83%, un dato che mette in luce la gravità della situazione. Le vittime sono principalmente bimbe e ragazzine sotto i 14 anni, mentre gli autori delle violenze sono per lo più uomini italiani di età compresa tra i 35 e i 64 anni.
Il ruolo della tecnologia
La diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite e i casi di adescamento online sono in aumento, rispettivamente del 4%. Questo scenario è ulteriormente complicato dalla crescente presenza di reati legati al cyberbullismo e alla sextortion, sebbene quest’ultima categoria abbia registrato un calo dell’11%. È fondamentale che le autorità competenti intensifichino gli sforzi per combattere queste forme di violenza, soprattutto in un’epoca in cui i giovani sono sempre più esposti a rischi online.
Chi sono gli autori?
Il rapporto rivela che il 60% degli autori dei reati ha un’età compresa tra i 35 e i 64 anni, con una predominanza di italiani (63%) rispetto agli stranieri. Tra gli stranieri, i romeni, marocchini e albanesi rappresentano le nazionalità più comuni. È interessante notare che tra gli autori di violenze sessuali di gruppo, il 42% ha un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, mentre il 56% è compreso tra i 18 e i 24 anni. Questi dati suggeriscono che la violenza non è solo perpetrata da adulti, ma coinvolge anche giovani, il che richiede un’analisi approfondita delle dinamiche sociali e culturali in gioco.