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Audio Berlusconi, insorge l’opposizione. Conte: “Il ministro degli Esteri non può essere di FI, lo diremo a Mattarella”

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Da Conte a Letta fino a Calenda, l’opposizione è insorta contro l’audio di Berlusconi sulla guerra in Ucraina diffuso da LaPresse.

Con la diffusione dell’audio di Berlusconi sulla guerra in Ucraina, l’opposizione è insorta. Da Conte a Letta fino a Calenda, si sono moltiplicate le polemiche che hanno infiammato gli ambienti della politica italiana.

Audio Berlusconi, Conte: “Il ministro degli Esteri non può essere di FI, lo diremo a Mattarella”

Le parole di Silvio Berlusconi hanno alzato un polverone di proporzioni mastodontiche. Nella serata di mercoledì 19 ottobre, i leader dell’opposizione e non solo si sono scagliati contro le posizioni espresse dal fondatore di Forza Italia.

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è stato intercettato dai giornalisti mentre lasciava la sede del partito. In questa circostanza, ha commentato l’audio del Cav, asserendo: “Alla luce delle ultime e più complete dichiarazioni del presidente Berlusconi sul conflitto russo-ucraino, emerge una chiara e articolata linea di politica estera, del tutto inaccettabile per il nostro Paese, perché pone in discussione la premessa fondamentale che l’Italia non può discutere, e cioè che questa aggressione militare russa sia ingiustificata. Si pone un problema per il nostro Paese. Non credo che possa essere accettato che Forza Italia esprima un ministro degli Esteri. È un problema serio per la credibilità e l’immagine del nostro Paese anche all’estero. Una questione politica seria che porremo con chiarezza presidente Mattarella nel corso delle consultazioni”.

L’opposizione insorge contro il Cav: dal segretario dem Letta all’ex premier Prodi

A fare eco a Conte, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta. “Le dichiarazioni di Berlusconi sono gravissime, incompatibili con il posizionamento dell’Italia e dell’Europa. Sono parole che pongono il nostro Paese fuori dalle scelte europee e occidentali e che minano alla base la credibilità del possibile nuovo esecutivo. Ogni governo che nasce in Europa oggi deve scegliere se stare con Putin o stare con l’Ucraina e con l’Unione Europa. Il governo Meloni sta nascendo sotto il segno della peggiore ambiguità”.

A contestare l’infelice intervento del Cavaliere, anche il suo ex nemico storico nonché ex premier ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi. “Le parole di Berlusconi sono incommentabili. Sono solo rattristato”, ha detto.

Calenda e Della Vedova contro l’audio di Berlusconi

Parole dure anche dal Terzo Polo. Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha chiosato l’ennesimo irriverente audio dell’avversario politico, asserendo: “Le parole di Berlusconi confermano che Forza Italia è un partito inaffidabile e chiaramente schierato con la Russia. Il PPE dovrebbe prendere posizione e Antonio Tajani non dovrebbe diventare Ministro degli Esteri. Meloni non ha una maggioranza con cui poter governare”.

Il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, invece, ha affermato: “Le parole di Berlusconi ripropongono una lucida e reiterata difesa di Putin, i cui missili e droni continuano ad uccidere incolpevoli civili ucraini, e l’attacco politico all’Ucraina e Zelensky. Una posizione opposta a quella dell’Italia di Draghi e dell’Unione europea. Una posizione salutata dagli applausi degli eletti che rappresentano una quota decisiva dei voti della maggioranza di Giorgia Meloni. È un fatto politico, non personale: il nuovo governo nascerà o nascerebbe senza una linea comune su ciò che oggi è essenziale, la politica estera e la posizione nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina”.

La polemica travolte l’Ue, l’osservazione di Michel

Il dibattito si è allargato a tal punto da valicare i confini nazionali. È intervenuto, infatti, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. “Non intendo fare un commento su un commento. C’è una chiara posizione Ue: supportiamo l’Ucraina il più possibile, con un supporto finanziario, militare, politico e umanitario. Condanniamo l’attacco ingiustificato e non provocato della Russia. Naturalmente lavoreremo e coopereremo con tutti i Governi e anche con quello italiano in base al rispetto delle istituzioni democratiche in Italia”, ha precisato.

Ronzulli e Cattaneo di FI criticano la diffusione dell’audio di Berlusconi sulla guerra in Ucraina

Intanto, in Italia, le parole di Berlusconi non sono state riprese soltanto dall’opposizione ma sono state commentate anche dalla premier in pectore Giorgia Meloni e da alcuni esponenti di Forza Italia, come la senatrice Licia Ronzulli.

In particolare, la capogruppo di FI a Palazzo Madama, rimasta a mani vuote dopo aver sperato nell’assegnazione di un ministero, è corsa in difesa del Cav e ha tuonato: “Criminale che sia stato fatto uscire l’audio di Berlusconi”.

Il capogruppo forzista alla Camera, Alessandro Cattaneo, invece, ha criticato con indignazione “chi si è macchiato della responsabilità di mandare fuori audio decontestualizzati del presidente Berlusconi”. E ha aggiunto: “Ha superato il limite della decenza e del decoro. Non rende onore a un partito come Forza Italia o di lavorare per esso. Prenderemo le misure necessarie perché un episodio del genere non si verifichi mai più. Gli audio – come le intercettazioni – si prestano, al di fuori dei discorsi nei quali erano inseriti, a ogni possibile strumentalizzazione che, a maggior ragione in questo caso, non risponde alla storia innegabilmente atlantista ed europeista di Forza Italia. I fatti parlano chiaro: gli aiuti economici che abbiamo inviato all’Ucraina, il nostro favore all’invio di armi e all’applicazione delle sanzioni. Il no all’invasione russa è stato declinato in mille modi”.