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Un’eruzione intensa dal cratere di Sud-Est
Un’intensa attività stromboliana è stata osservata dal cratere di Sud-Est dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il fenomeno è stato monitorato attraverso le telecamere del sistema di sorveglianza, che hanno fornito immagini in tempo reale della situazione. Questo tipo di attività vulcanica è caratterizzata da esplosioni intermittenti e da una significativa emissione di cenere e gas, che possono avere ripercussioni sul traffico aereo e sulla salute pubblica.
Direzione della nube vulcanica e avvisi per il volo
Il modello previsionale di dispersione della nube vulcanica indica una direzione Sud-Est, suggerendo che le particelle emesse potrebbero spostarsi verso aree abitate. L’INGV ha emesso un bollettino di avviso per il volo, classificato come ‘rosso’, che segnala un potenziale rischio per l’aviazione. Tuttavia, al momento, l’attuale fase eruttiva non ha impatti sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, che continua a funzionare regolarmente. Questo è un aspetto cruciale, poiché l’Etna è una delle principali attrazioni turistiche della Sicilia e un importante snodo per i viaggiatori.
Monitoraggio del tremore vulcanico
Il tremore vulcanico, che indica l’energia dei condotti magmatici, ha mostrato un incremento costante dalle 20.30 di ieri, raggiungendo valori elevati alle 00.50 della notte scorsa. Le sorgenti del tremore sono localizzate in corrispondenza del cratere di Sud-Est, a circa 2.900 metri sul livello del mare. Questo aumento di attività è stato accompagnato da un incremento dell’attività infrasonica, anch’essa localizzata al cratere di Sud-Est. Le reti di monitoraggio delle deformazioni, sia GNSS che clinometriche, non hanno mostrato variazioni significative, suggerendo che, sebbene l’attività eruttiva sia intensa, non ci sono al momento segni di un’imminente eruzione catastrofica.