Attentato in Iran: l'Isis rivendica l'attacco a Kerman

L'Isis contro ebrei e cristiani: rivendicato dai terroristi l'attacco in Iran

L’Isis ha rivendicato un attentato avvenuto a Kerman, in Iran.

Sui social, lo Stato Islamico ha scritto: “Colpire ebrei e cristiani ovunque essi si trovino”.

L’Isis ha attaccato l’Iran

La guerra in Medioriente è giunta ormai al 90esimo giorno e fra i vari attacchi fra Israele e Hamas, c’è di mezzo anche l’Isis.

In particolare, lo Stato Islamico ha rivendicato delle esplosioni a Kerman che hanno ucciso 84 persone, questo almeno il bilancio provvisorio.

La magistratura iraniana aveva già attribuito inizialmente questi attacchi ai terroristi ma poi è arrivata la conferma ufficiale, perché come sappiamo l’Isis rivendica tutte le sue operazioni.

Il post dei terroristi dell’Isis

Su Telegram circola un post che riporta le parole degli adepti dell’Isis, i quali hanno scritto: “Colpire tutti gli ebrei e cristiani, ovunque”.

Queste affermazioni sono state riportate anche da diversi siti autorevoli sui vari social, come appunto quello della Magistratura iraniana.

L’attacco è stato terribile e si inserisce in un contesto tragico dove i morti aumentano sempre di più. Due ordigni sono stati piazzati nel cimitero di Kerman mentre centinaia di pellegrini celebravano il quarto anniversario della morte del generale Qassem Soleimani, ucciso dagli americani.

In questo giorno – che è diventato di lutto nazionale, Teheran ha inizialmente incolpato gli Stati Uniti e Israele, preannunciando vendetta.

Tuttavia nessuno aveva rivendicato le esplosioni, che addirittura Vladimir Putin ha condannato. Poi sono giunte le parole crude dell’Isis, organizzazione non nuova ad atti simili.