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Il primo ministro slovacco è stato ferito da diversi colpi di arma da fuoco poco dopo le 14:30 di oggi. Il ministero degli Interni ha riferito che si è trattato di un attentato.
Attentato al premier slovacco Robert Fico
Il politico, 59 anni, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Banska Bystrica dopo essere stato aggredito all’uscita di una riunione di Governo. Le sue condizioni sono molto gravi, come riferito dal quotidiano locale Plus 7 dni. Secondo le prime ricostruzioni l’attentatore ha esploso quattro colpi di pistola, colpendo il leader populista all’addome e allo stomaco, come riportato dal media bielorusso Nexta. L’incidente è avvenuto nella città di Handlova, a circa 160 chilometri a nord-est della capitale Bratislava, davanti alla Casa della Cultura, dove il premier si era recato per incontrare i suoi sostenitori. Il presunto assassino è stato fermato dalle forze dell’ordine.
Le reazioni del mondo politico
La presidente della Repubblica Slovacca Zuzana Caputova ha condannato l’attacco “brutale e spietato“. “Auguro a Robert Fico di riprendersi dall’attacco in questo momento critico” ha dichiarato. Il Primo Ministro inglese Rishi Sunak si è detto “scioccato” dalla notizia, aggiungendo “Tutti i nostri pensieri sono rivolti al Primo Ministro Fico e alla sua famiglia“. Sulla vicenda è intervenuta anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “A nome del Governo italiano desidero esprimere la più ferma condanna di ogni forma di violenza e attacco ai principi cardine della democrazia e delle libertà“.
Le controversie della rielezione
Fico è tornato al potere in Slovacchia lo scorso settembre, guidando una coalizione populista-nazionalista. I suoi primi mesi tuttavia si sono rivelati controversi, oscillando tra posizioni pro-europee e posizioni nazionalistiche anti-Nato e anti-americane. Il filorusso, che gli analisti vedono ispirato dall’ungherese Viktor Orban, ha dichiarato di avere a cuore gli interessi del Paese e di volere la fine della guerra in Ucraina. A gennaio tuttavia ha interrotto gli aiuti militari a Kiev.