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Nella mattinata di ieri, sabato 24 agosto, è stato organizzato un attentato alla sinagoga “Beth Yaacov” de La Grande-Motte, nel sud della Francia.
Attentato a una sinagoga in Francia
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, tra le 8 e le 8.30 due veicoli sono stati incendiati all’interno del luogo di culto, mentre altri due incendi sono stati segnalati su due porte di accesso all’edificio. Un uomo, con il viso scoperto, che aveva legata attorno alla vita una bandiera palestinese, è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso mentre lasciava i locali dopo l’incendio.
All’interno della sinagoga erano presenti cinque persone, tra cui il rabbino, ma nessuna di loro è rimasta ferita. Un agente della polizia municipale è rimasto coinvolto nell’esplosione, riportando alcune lesioni.
Catturato il responsabile
Il sospetto è stato arrestato sabato sera in un palazzo a Nîmes, nel vicino dipartimento del Gard, come confermato dalla Procura nazionale antiterrorismo (PNAT). Prima della cattura c’è stato uno scontro a fuoco e l’uomo è stato ferito al volto.
“La sera del 24 agosto 2024, alle 23.35, l’individuo sospettato di aver commesso gli atti è stato arrestato a Nîmes. Prima che la polizia potesse intervenire, ha aperto il fuoco. L’uomo è stato ferito al volto. Altre due persone del suo entourage sono state prese in custodia“, si legge nel comunicato stampa del PNAT.
Aperta un’inchiesta per terrorismo
Le autorità francesi hanno aperto un’inchiesta per “tentato omicidio in relazione a un’impresa terroristica“, “distruzione con mezzi pericolosi in relazione a un’impresa terroristica” e “associazione a delinquere di stampo terroristico volta a preparare crimini contro le persone“.
Le indagini sono state affidate alla Sottodirezione antiterrorismo, alla Direzione zonale meridionale della Polizia nazionale e alla Direzione generale della Sicurezza interna. Il primo ministro, Gabriel Attal, accompagnato dal ministro degli Interni, Gérald Darmanin, ha tenuto una conferenza stampa a Grande-Motte, in cui ha dichiarato che “quasi duecento poliziotti e gendarmi” sono stati mobilitati per cercare l’attentatore.