Attentato a Mosca, la rivendicazione dell'Isis: oltre 60 morti e 145 feriti

I miliziani dell'Isis hanno rivendicato il tremendo attacco terroristico di ieri sera al Crocus City Hall di Mosca

Granate, bottiglie incendiarie e spari sulla folla con i kalashnikov.

Il Crocus City Hall di Krasnogorsk (Mosca) ha vissuto, ieri sera, un vero e proprio incubo. Le indagini proseguono, mentre il conto dei morti ha ormai superato quota 60. Sulle prime, si pensava che potesse esserci un coinvolgimento da parte dell’Ucraina, ma i miliziani dell’Isis hanno rivendicato l’attacco.

Attentato a Mosca, la rivendicazione dell’Isis

I miliziani hanno attaccato un grande raduno alla periferia di Mosca e poi si sono ritirati sani e salvi nelle loro basi” – è questo parte del messaggio che nelle scorse ore è comparso nel gruppo Telegram jihadista dell’Isis.

La cellula terroristica ha così rivendicato il tremendo attacco al Crocus Citi Hall di Mosca che ha causato la morte di 62 persone e il ferimento di altri 145 civili.

Attentato a Mosca, la fuga dei terroristi

Secondo le prime informazioni che arrivano dalle indagini condotte dai capi dei servizi di sicurezza interni russi (Fsb), pare che siano stati almeno 5 gli uomini che, armati di tutto punto, hanno fatto irruzione nella sala concerti.

Dopo l’assalto, i miliziani sono riusciti ad abbandonare il luogo della strage a bordo di una Renault Symbol bianca.