Dopo le scene che hanno fatto il giro del mondo che mostrano i quattro terroristi arrestati dal Cremlino con visibili segni di torture, sono state rivelate le identità dei colpevoli dell’attentato a Mosca. Il più giovane ha solo 19 anni ma sono tutti accomunati dall’essere di origine tagika. Tre di loro si sono già dichiarati colpevoli.
Il più giovane
L’attentatore più giovane è Muhammadsobir Z. Fayzov, un barbiere di 19 anni che è stato portato in aula su una sedia a rotelle. Il suo stato di salute non sembra essere dei migliori, aveva un catetere e non sembra in grado di rispondere alle domande, ma il New York Times riporta invece che è riuscito a rispondere alle domande tramite un traduttore. Inizialmente si pensava fosse morto a causa di alcuni filmati la cui natura non è ancora ben chiara.
Anche un altro membro non arriva ai trenta anni, parliamo di Shamsidin Fariduni, 25enne sposato e con un bambino di otto mesi che lavorava in una fabbrica di parquet nella città russa di Podolsk. Nel suo passato aveva anche lavorato come tuttofare a Krasnogorsk, dove è avvenuto l’attentato. In un filmato lo si vede subire una dolorosa tortura.
Gli altri due
Saidakrami M. Rachalbalizoda ha trenta anni ed è l’uomo che si è presentato con una benda sull’orecchio destro di cui una parte gli sarebbe stata tagliata e ficcata in bocca durante gli interrogatori. Anche lui è sposato ed ha un figlio, ha anche aggiunto di essere regolarmente registrato in Russia, anche se ha ammesso di non ricordare dove, un vuoto di memoria che potrebbe dipendere dalle torture o dal fatto che avesse a disposizione un documento falso.
Infine troviamo il più “anziano”, il trentaduenne Dalerjon B. Mirzoyev, ha quattro figli ed un permesso di soggiorno temporaneo nella città di Novosibirsk, nel sud della Siberia, che gli è però scaduto. In aula si era presentato con un occhio nero insieme a tagli e contusioni su tutto il volto. Inoltre, attorno al collo aveva anche un sacchetto di plastica strappato e del nastro adesivo.