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Attacco di squalo a Marsa Alam: la testimonianza della figlia di Giuseppe Fappani

Testimonianza della figlia di Giuseppe Fappani sull'attacco di squalo

Cristina Fappani racconta l'incidente che ha coinvolto suo padre in Egitto.

Un incidente drammatico in acqua

Questa mattina, Cristina Fappani ha condiviso dettagli inquietanti riguardo all’attacco di squalo subito da suo padre, Giuseppe, mentre si trovava a Marsa Alam, in Egitto. L’uomo, attualmente ricoverato, ha riportato ferite che, fortunatamente, non sono risultate profonde. Secondo le parole della figlia, i medici hanno eseguito la sutura di tutte le ferite e Giuseppe dovrebbe essere dimesso nel pomeriggio. “Non vede l’ora di tornare a casa”, ha dichiarato Cristina, evidenziando la preoccupazione della famiglia per la salute del padre.

La dinamica dell’incidente

Durante l’intervista a Rtl 102.5, Cristina ha chiarito che sua madre non ha rilasciato alcuna dichiarazione pubblica, limitandosi a parlare con i familiari e il sindaco di Soncino. Ha sottolineato che Giuseppe non si è tuffato per distrarre lo squalo, in quanto non aveva notato la presenza del predatore marino. L’incidente è avvenuto mentre Giuseppe stava facendo snorkeling, come ogni mattina. “Mia madre ha sentito qualcuno urlare ‘aiuto’, ma non ha visto lo squalo. Pensava fosse un malore di un altro turista”, ha spiegato Cristina, riferendosi a Gianluca Di Gioia, il giovane che stava cercando di soccorrere.

Le autorità e la sicurezza in mare

La figlia di Giuseppe ha anche commentato la questione della sicurezza nelle acque egiziane. “Le autorità egiziane sono sicuramente più esperte di noi riguardo a queste situazioni. Mio padre frequenta il Mar Rosso da molti anni e, da quanto ho capito, si trovava nella zona di balneazione”, ha affermato. Tuttavia, ha espresso incertezze su quanto Giuseppe si fosse spinto oltre il limite per cercare di salvare Di Gioia, sottolineando che le indagini sono in corso. La testimonianza di Cristina offre uno sguardo toccante e personale su un evento che ha scosso non solo la sua famiglia, ma anche la comunità locale e i turisti presenti nella zona.