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Attacchi informatici russi: il caso degli aeroporti milanesi

Aeroporti milanesi sotto attacco informatico russo

Il collettivo NoName colpisce nuovamente, mettendo in crisi i portali di Malpensa e Linate.

Il nuovo attacco del collettivo NoName

Negli ultimi giorni, l’attenzione è tornata a concentrarsi sugli attacchi informatici che colpiscono le infrastrutture italiane. Il collettivo di hacker noto come NoName ha preso di mira i portali web degli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate, nonché il sito del ministero degli Esteri. Questi attacchi, sebbene non abbiano compromesso la regolarità degli scali, hanno causato disagi significativi, come l’impossibilità di controllare i voli in arrivo e in partenza.

Un attacco mirato e strategico

Il gruppo di hacker, già noto per le sue azioni contro istituzioni italiane e di altri Paesi che sostengono l’Ucraina, ha dimostrato di avere un obiettivo chiaro: colpire i “russofobi italiani”. Questo attacco non è un evento isolato, ma il terzo in pochi giorni, come sottolineato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. La Polizia postale, attraverso il Centro nazionale anticrimine informatico, sta indagando sulla vicenda, cercando di comprendere le modalità e le motivazioni dietro questi attacchi.

Reazioni e misure di sicurezza

In risposta a questa escalation di attacchi, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è intervenuta per supportare le amministrazioni colpite. Tajani ha annunciato l’intenzione di riformare il ministero per creare una direzione generale dedicata alla sicurezza cibernetica e all’intelligenza artificiale. Questa iniziativa è fondamentale per rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche italiane e per rispondere con fermezza alle minacce esterne. Il senatore Alberto Losacco ha descritto questi attacchi come “atti ostili gravissimi”, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alla minaccia rappresentata dalla Russia di Putin.