Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso non si fermano.
I timori di una possibile catastrofe ambientale sono sempre più forti e continuano ad aggravarsi.
Attacchi Houthi nel Mar Rosso: rischio disastro ambientale
Non si fermano gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. Le aggressioni dei ribelli yemeniti aumentano i timori per una possibile catastrofe ambientale. L’allarme è stato lanciato da Ahmed Awad bin Mubarak, primo ministro dello Yemen, che ha condannato l’affondamento di una nave battente bandiera del Belize, della Gran Bretagna, che trasportava materiali pericolosi.
La Rubymar è stata presa di mira dalle forze Houthi nel Mar Rosso ed è affondata, dopo essere stata colpita da missili balistici anti-nave vicino al porto di Mocha, il 18 febbraio. Il primo ministro ha manifestato la sua preoccupazione per la fuoriuscita di materiali pericolosi, visto che l’imbarcazione trasportava 21.000 tonnellate di fosfato ammonico, fertilizzante solfato e altre sostanze. Ahmed Awad bin Mubarak ha parlato di un “disastro ambientale senza precedenti” per la regione e per gli abitanti.
I combattenti filo-iraniani hanno minacciato che continueranno ad affondare le navi britanniche che transiteranno nel Golfo di Aden.
“Lo Yemen continuerà ad affondare altre navi britanniche, e qualsiasi ripercussione o altro danno verrà aggiunto al conto della Gran Bretagna” ha dichiarato Hussein al-Ezzi, viceministro degli Esteri del governo guidato dagli Houthi.
Attacchi Houthi nel Mar Rosso: i timori per i pescatori
“Questa sarà una catastrofe” ha dichiarato Wadah Al-Madhaji, direttore del Dipartimento della Pesca della Provincia di Taiz, che ha sottolineato che le creature saranno colpite e la contaminazione chimica sicuramente durerà per diversi anni.
“Le persone qui vivono una vita semplice con un’unica fonte di reddito. La pesca è fondamentalmente la loro unica fonte di reddito. Quando l’ambiente è inquinato, il sostentamento di numerose persone sarà influenzato. Abbiamo bisogno di un’ampia cooperazione internazionale per mitigare l’impatto dell’inquinamento” ha aggiunto Ahmed Muthanna, capo dell’Autorità per la pesca marittima nel Mar Rosso, esprimendo il timore per i pescatori.