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L’atleta, Stefano Malinverni, ai Giochi olimpici di Mosca del 1980 centrò un indimenticabile bronzo nella 4×400 con Mennea, Zuliani e Tozzi: si è spento all’età di 65 anni.
La morte di Stefano Malinverni
L’uomo era considerato tra i più grandi sportivi del movimento azzurro, aveva solo 65 anni, ma conviveva da tempo con una malattia degenerativa.
Era nato a Cinisello Balsamo il 14 maggio 1959 e dai campi Pino Dordoni di Sesto San Giovanni, sotto la guida di Roberto Vanzillotta, ha contribuitoa portare in alto i colori dell’Italia.
La cerimonia funebre si terrà domani, venerdì 21 giugno alle ore 15.30 presso la parrocchia Sacra Famiglia, in piazza Santa Caterina 9, a Monza.
I successi di Stefano Malinverni
Nel suo palmares cinque titoli italiani assoluti raggiunti nel 1979, 1980 e 1981, e indoor nel 1979 e 1980. Tuttavia, il suo record italiano juniores sui 400 metri, realizzato nel 1978, con un tempo di 46”63, è stato tra i più longevi di sempre resistendo fino al 2005. Non solo: insieme a Mosconi, Zuliani e Grazioli ha detenuto fino a maggio 2024 il record italiano della staffetta 4×100 allievi, stabilito nel 1976.
Tra i suoi successi si ricorda la medaglia d’argento e di bronzo ai campionati europei indoor e a Vienna nel 1979 e Grenoble nel 1981.
Tuttavia, lo si ricorda al momento più iconico della storia azzurra: il bronzo della 4×400 ai Giochi di Mosca 1980, insieme a Mennea, Zuliani e Tozzi. La squadra azzurra aveva realizzato il record italiano di 3’03″5 con il terzo posto in batteria e terzo posto in finale.
Il ricordo della Fidal
Grande cordoglio della Fidal per la scomparsa del grande atleta:
“Con Stefano Malinverni, uno dei migliori talenti dei nostri 400 metri, ma anche personaggio carismatico dotato di una innata simpatia, se ne va un altro pezzo importante della nostra atletica”