È iniziato il click day per colf e badanti: alle 9 di questa mattina si è aperta la corsa per le assunzioni di lavoratori extracomunitari nel settore domestico. La situazione appare già in forte sovrannumero: sono state precaricate ben 45mila domande a fronte di soli 9.500 posti disponibili, lasciando presagire che i posti si esauriranno in pochi minuti. Vediamo cosa nell’ambito assunzioni colf e badanti cosa cambia.
Assunzioni colf e badanti: cosa cambia con la nuova finestra per l’assistenza a anziani e disabili
Ma non è l’unica opportunità per le famiglie italiane. È prevista infatti una seconda finestra dedicata specificamente all’assistenza di anziani e disabili, con ulteriori 10mila posti disponibili. Le famiglie con persone over 80 o non autosufficienti potranno presentare domanda a partire da domani, 8 febbraio, e fino alla fine del 2025.
“Il settore domestico ha un grande bisogno di lavoratori non comunitari, come dimostrano i numeri del precaricamento”, commenta Andrea Zini, presidente di Assindatcolf. Con la chiusura del piano triennale 2023-2025, si guarda già al futuro: “Confidiamo che il nuovo piano triennale del Governo aumenti il numero di lavoratori per il settore domestico”, aggiunge Zini.
Assunzioni colf e badanti: cosa cambia con gli aumenti retributivi e il boom di richieste
Sul fronte delle retribuzioni, arrivano novità anche sul fronte economico. È previsto un aumento dello 0,96% rispetto allo scorso anno, in linea con l’indice Istat. Nel dettaglio, le nuove tariffe minime orarie saranno:
– 7,10 euro per le baby sitter (prima 7,03)
– 6,68 euro per le colf di livello B (prima 6,62)
– 10,82 euro per le badanti conviventi con persona non autosufficiente
L’Inps ha già confermato questi adeguamenti, che seguono la variazione dell’indice dei prezzi al consumo dello 0,8% registrata tra il 2023 e il 2024. Gli aumenti saranno assorbiti nel caso di retribuzioni già superiori ai minimi contrattuali.
Il boom di richieste per il click day riflette una crescente necessità di assistenza domestica in Italia, fenomeno legato all’invecchiamento della popolazione e alle nuove esigenze delle famiglie. Secondo le stime di Assindatcolf, il fabbisogno reale supererebbe di gran lunga i posti disponibili, con una proiezione di almeno 60mila nuove assunzioni necessarie per il 2025. Un dato che apre interrogativi sulla sostenibilità dell’attuale sistema di quote e sulla necessità di ripensare le politiche di ingresso per il lavoro domestico. Nel frattempo, le associazioni di categoria segnalano un aumento del lavoro irregolare, conseguenza diretta della difficoltà di trovare personale attraverso i canali ufficiali.