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Uccise il padre con 34 coltellate per difendere la madre: assolto Alex Cotoia

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La sentenza della corte d'assise d'appello di Torino.

Era il 30 aprile del 2020 quando Alex Cotoia uccise il padre Giuseppe Pompa a Collegno per difendere la madre dalle violenze dell’uomo. Oggi è arrivata la sentenza: il giovane è stato assolto.

Assolto Alex Cotoia: uccise il padre per difendere la madre dalle violenze

Alex Cotoia era accusato di omicidio volontario per aver ucciso Giuseppe Pompa, suo padre, con 34 coltellate il 30 aprile del 2020 a Collegno. Il giovane ha sempre sostenuto che si trattasse di legittima difesa. Il padre infatti era solito usare la violenza nei confronti della madre. Alex era già stato assolto, in primo grado, e poi condannato a sei anni, due mesi e 20 giorni di carcere, in secondo grado, fino a quando la Corte di Cassazione ha deciso di annullare la sentenza di secondo grado. Oggi, 13 gennaio 2025, è arrivata la sentenza: la corte d’assise d’appello di Torino, presieduta dalla Giudice Alessandra Bassi, ha assolto Alex Cotoia.

Assolto Alex Cotoia: la tesi della difesa

Alex Cotoia è stato assolto. I suoi avvocati difensori, Enrico Grosso e Claudio Strata hanno sempre sostenuto la legittima difesa. Ecco il loro ultimo appello prima che i giudici si riunissero in camera di consiglio: “Alex dopo il fatto si è iscritto all’Università, ha fatto scienze della comunicazione, ha preso quasi tutti 28 e 30. Ma si è fermato alla triennale. Dopo la condanna in appello ha deciso di smettere di studiare. Ha detto: ‘non ce la faccio a studiare con l’idea di tornare in carcere.’ Eppure si è pagato gli studi lavorando come portiere di notte. Tuttora è appesa a una vita appesa, dopo la condanna. Io vi consegno Alex, spero che mettiate la parola fine a questa vicenda.”