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Assobirra: bevanda della convivialità, in Italia consumo crescerà

Rimini, 19 feb. (askanews) – Non è più tempo solo di pizza e birra per gli italiani, che scoprono gli infiniti abbinamenti possibili di una bevanda che viene consumata sempre di più anche nella versione analcolica, con i piatti della tradizione italiana. Un esempio di questa tendenza di un settore cruciale dell’agroalimentare italiano, con i suoi 101 miliardi di spesa al consumo nel 2024 e 109mila impiegati nell’indotto, arriva dal Beer & Food Attraction di Rimini, con uno showcooking organizzato da Assobirra, la più rappresentativa associazione del settore birrario in Italia.

“Il tradizionale abbinamento pizza e birra rimane un must – spiega Alfredo Pratolongo, presidente di Assobirra – la verità è che la birra può essere abbinata a tantissimi piatti della tradizione italiana perché è fredda, oltre che fresca, è un po’ gasata, ha un pochettino di amaro che non è presente in altre bevande da pasto. E quindi dà possibilità di abbinamento inaspettate, per esempio con tutte le verdure, con formaggi e con le cose tradizionali, conle verdure, con i dolci, con gli antipasti, perché si può abbinare per contrasto oltre che per assonanza”.

Intanto cresce il consumo della birra analcolica. “La birra analconica analcolica è diventata molto buona rispetto a 10-15 anni fa perché sono cambiate le tecnologie di produzione e oggi la birra è quasi uguale alla birra normale – osserva Pratolongo -. Questo la rende estremamente, come dire, competitiva e utile da qui in avanti perché c’è una tendenza a bere più leggero e a bere meno in generale. Ci sono anche regolamentazioni che sono peggiorate: rispetto alla guida, per esempio. Quindi se è vero che da un lato questo causerà qualche ‘distrazione’ nel mercato più avanti, probabilmente per la birra sarà una buona opportunità”.

I produttori chiedono di ridurre la tassazione. “La birra in Italia è una bevanda da pasto e non è così in tutti i Paesi. Circa l’80% della birra che viene consumata in Italia viene consumata insieme al cibo – afferma il presidente di Assobirra. È una particolarità dell’Italia. Ed è l’unica bevanda da pasto ad essere tassata con le accise. Noi pensiamo che sia giusto ridurre questa tassazione che è un po’ discriminatoria, se vogliamo usare un termine forte, rispetto ad altre bevande da pasto che giustamente non ce l’hanno

e quindi con la politica abbiamo sempre lavorato per chiedere queste riduzioni. Ci rendiamo conto che è complicato perché ci sono pochi soldi, ma è un passo da fare”.

Gli addetti ai lavori sono ottimisti sul futuro del settore. “La birra è l’icona della convivialità – dice Pratolongo – Ci sono dei fattori che possono minacciare la convivialità. Per esempio, tutta la tecnologia in generale può minacciare la convivialità. Io penso che la birra sopravviverà a questo cambiamento tecnologico, a questi paradigmi che cambiano. Le persone hanno bisogno di una ricerca di convivialità, dello stare insieme, della socialità, dello stare insieme a tavola, perché noi intendiamo la convivialità come qualcosa legato alla tavola. E la birra in Italia è una bevanda da pasto. Quindi io penso che la birra nel nostro paese crescerà. Sono molto positivo su questo, anche in ragione della gradazione alcolica moderata e soprattutto per il gusto, perché piano piano emerge che il gusto della birra – anzi delle birre, perché in Italia siamo passati dalla birra alle birre, quindi la grande varietà di birre – si incontra molto con la ricerca di gusti degli italiani”, conclude il presidente di Assobirra.