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Assegno unico, arriva lo stop: cosa accade dal 1° marzo

Assegno unico: in arrivo lo stop

L'Assegno Unico, l'importante sostegno per le famiglie con figli, ecco quando si rischia di perderlo e cosa succede a partire dal 1° marzo 2024

L’Assegno Unico rappresenta un importante sostegno finanziario mensile per le famiglie con figli a carico, sia biologici che adottivi o affidati. Questo beneficio, erogato fino al diciottesimo anno (o in alcuni casi fino al ventunesimo) del figlio, fornisce un contributo significativo al reddito familiare, rivolto a lavoratori autonomi, dipendenti e altri beneficiari di sussidi.

Assegno Unico, quando si rischia di perderlo

Tuttavia, affinché l’Assegno Unico continui ad essere erogato senza interruzioni o riduzioni dell’importo, è fondamentale seguire alcune procedure e rispettare le scadenze. Tra queste, il rinnovo annuale dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) gioca un ruolo cruciale, determinando l’entità dell’assegno. Nel 2024, il termine per il rinnovo dell’Isee è fissato al 29 febbraio.

Sebbene la scadenza ufficiale per il rinnovo dell’Isee sia il 31 dicembre di ogni anno, l’INPS ha utilizzato l’Isee dell’anno precedente per i pagamenti di gennaio e probabilmente febbraio. Pertanto, coloro che non hanno ancora rinnovato l’Isee devono farlo al più presto per evitare una riduzione dell’assegno fino al rinnovo.

Assegno Unico, se non rinnovato cosa si subisce

Chi non provvede al rinnovo potrebbe subire una riduzione dell’importo dell’Assegno Unico fino al completamento delle procedure. È importante notare che il rinnovo dell’Isee entro fine giugno garantirà il pagamento degli arretrati, ma oltre tale data potrebbero essere persi.

Per evitare interruzioni o riduzioni dell’Assegno Unico, è essenziale rispettare le scadenze e assicurarsi di rinnovare l’Isee annualmente entro i tempi previsti.