Nel corso del pomeriggio di ieri, un’auto della polizia è stata presa dì’assalto da un gruppo di 50 antagonisti sotto l’edificio della Questura della città di Torino. La volante è stata presa a calci e pugni dai manifestanti arrabbiati che volevano liberare un uomo di origini marocchine che doveva essere espulso dall’Italia.
Assalto alla volante della polizia a Torino: l’aggressione
Nello scontro di ieri avvenuto sotto la Questura di Torino, è rimasto leggermente ferito un agente di polizia. Il gruppo di autonomi dei centri sociali e di anarchici hanno preso d’assalto la volante per impedire chei poliziotti accompagnassero il marocchino di 31 anni ad un centro di rimpatrio in Lombardia per essere poi espulso dall’Italia. Per fermare gli aggressori, sono dovuti intervenire altri agenti di polizia: 4 antagonisti sono stati fermati, mentre gli altri hanno improvvisato un corteo. Il 31enne, in Italia da più di dieci anni, è accusato di deturpamento, oltraggio a pubblico ufficiale e violazione delle norme sull’immigrazione.
Assalto alla volante della polizia a Torino: la telefonata di Mattarella
Solo qualche ora dopo l’accaduto, il presidente Sergio Mattarella ha telefonato al capo della Polizia per esprimere solidarietà agli agenti della pattuglia aggredita. Mattarella ha voluto ribadire tutta la sua fiducia nei confronti della Polizia a distanza di qualche giorno dai discussi fatti di Pisa.