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Torino è stata teatro di una violenta protesta questa sera, quando una cinquantina di anarchici e autonomi dei centri sociali hanno assaltato una volante della polizia fuori dalla questura. L’episodio è avvenuto nel tentativo di liberare un uomo di origini marocchine destinato all’estradizione.
Il contesto dell’arresto
Tutto ha avuto inizio lunedì sera, quando l’uomo è stato fermato per aver imbrattato le pareti del sottopasso in corso Grosseto con scritte ingiuriose. Questo pomeriggio, mercoledì 28 febbraio, l’uomo doveva essere trasferito in un centro di rimpatrio prima dell’estradizione.
La violenta protesta
Quando la volante della polizia si è avvicinata alla questura con l’uomo a bordo, è stata circondata da un gruppo di manifestanti. La situazione è rapidamente degenerata: la vettura è stata attaccata con calci e pugni mentre alcuni manifestanti cercavano di aprire le portiere per liberare l’uomo detenuto.
Gli arresti e la reazione
La polizia è intervenuta, arrestando 4 persone coinvolte nei disordini. Dopo l’azione delle forze dell’ordine, i manifestanti si sono dispersi in un piccolo corteo diretto verso piazza XVIII dicembre, causando danni a veicoli in transito lungo il percorso.
Le conseguenze dell’episodio
Questo episodio di violenza mette in evidenza le tensioni presenti nella città di Torino, alimentate dalle questioni sociali e politiche in atto.