È arrivato il voto di fiducia della Camera sul decreto fiscale del governo, aprendo la strada all’ultimo via libera atteso nella giornata di ieri, che renderà definitivo il provvedimento. Sono due le norme chiave al suo interno: il bonus Natale da 100 euro e la riapertura dei termini per l’adesione al concordato biennale preventivo per le Partite Iva.
In arrivo il bonus Natale a 4,5 milioni di persone
Con il decreto si amplierà la platea dei beneficiari del bonus Natale a 4,5 milioni di persone, inclusi anche i lavoratori senza coniuge a carico. Il bonus di 100 euro sarà erogato nel mese corrente insieme alle tredicesime a tutti i dipendenti con un contratto subordinato e un reddito che non supera i 28 mila euro. Nel caso, però, in cui entrambi i coniugi rientrino nei requisiti, solo uno dei due potrà ricevere il bonus. Per riceverlo, è necessario presentare una domanda al datore di lavoro. I dipendenti pubblici che ne hanno diritto, l’hanno già presentata, vista la scadenza al 22 di novembre. Secondo il vice ministro all’Economia Maurizio Leo, il bonus rappresenterebbe “una ulteriore spinta per i consumi natalizi”, e costituirebbe “un aiuto in più ai lavoratori e ai contribuenti in un momento particolare dell’anno, quando le spese familiari tendono ad aumentare”.
La riapertura dei termini per l’adesione al concordato biennale preventivo per le Partite Iva
Altro elemento del provvedimento è la riapertura dei termini per l’adesione al concordato biennale preventivo per le Partite Iva. A tale “patto” con il Fisco, che consentirebbe di stabilire per due anni un’imposta certa da versare all’Erario, hanno aderito finora 522 mila commercianti e autonomi, facendo incassare 1,3 miliardi allo Stato. Con la riapertura, il governo punta ad arrivare ad almeno 2,5 miliardi di euro, cifra occorrente all’esecutivo per ridurre la seconda aliquota Irpef dal 35 al 33 per cento.