Il boss Francesco Abbinante, nome di spicco della camorra, è stato rintracciato a Caste Volturno grazie alle ricerche dei militari impegnati con i cani dopo che l’uomo era sfuggito al mandato di cattura disposto lo scorso 7 novembre, dal Tribunale di Napoli.
Arrestato il boss della camorra, Francesco Abbinante
Il 25enne Francesco Abbinante è stato arrestato in queste ore in una villetta a Castel Volturno. Su di lui pendeva un mandato di arresto, infatti il boss della camorra era latitante dal 7 novembre scorso, data in cui il Tribunale di Napoli aveva emesso nei suoi confronti un mandato di cattura.
L’uomo, che al momento dell’arresto era da solo, è a capo di una potente cosca di Secondigliano in grado di importare tonnellate di droga dal Sudamerica.
Cocaina, hashish, marijuana e kobrett sono le sostanze che il clan spaccia nelle piazze del Napoletano, con pusher che si alternano seguendo turni di lavoro e sentinelle giorno e notte.
La camorra nel Napoletano: il pizzo ai commercianti
La famiglia Abbinante è intrecciata in questo tessuto criminale da anni, inoltre si è macchiata anche di altri reati.
Da anni in effetti, i membri del clan impongono un doppio pizzo ai commercianti di Rione Monterosa.
In un primo momento infatti esigono rate settimanali o mensili, poi impongono la vendita di prodotti riconducibili ad aziende a loro vicine o comunque vittime di racket.
L’inchiesta è stata chiusa con gli arresti di novembre ed è ricca di elementi come intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di alcuni pentiti come Luigi Rignante. In questo modo gli inquirenti sono riusciti a ricostruire a pieno il clan e i suoi metodi criminali.