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Appaltri truccati nel comune di Capaccio-Paestum (Salerno). Un presunto scandalo che ha portato al provvedimento di ben sei misure cautelari. Tra i destinatari anche Franco Alfieri, primo cittadino di Capaccio, nonché presidente della Provincia di Salerno. Da quel che è stato reso noto finora, gli appalti truccati avrebbero favorito una ditta a discapito delle concorrenti. In cambio, la società aggiudicataria avrebbe subappaltato dei lavori a Battipaglia a un’azienda legata al sindaco. Ricordiamo tuttavia che siamo ancora nella fase investigativa e non è dunque possibile colpevolizzare nessuno al momento.
Disposto il carcere per Franco Alfieri
Per il sindaco Alfieri è stata disposta la misura cautelare del carcere. Il presidente della Provincia divenne già noto nel 2016, quando era sindaco di Agropoli, per la controversa vicenda delle “fritture di pesce”.
Chi sono gli altri indagati
Gli altri indagati, per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari, includono Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria, rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale della Dervit Spa; Elvira Alfieri, legale rappresentante di Alfieri Impianti Srl e sorella del sindaco; Andrea Campanile, dipendente comunale e membro dello staff del sindaco di Capaccio; infine Carmine Greco, responsabile tecnico del Comune di Capaccio e RUP dei procedimenti in cui sono state rilevate le presunte irregolarità.
I reati contestati
Ai sei indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Durante l’esecuzione dell’ordinanza, la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 543mila euro, in contanti o in beni equivalenti.