Il vescovo era stato voluto da Papa Francesco per la carica e avrebbe dovuto assumere il titolo fra pochi giorni, sabato 20 gennaio.
Argentina, vescovo si dimette dopo le accuse di violenza sessuale
Il caso ha sconvolto il Vaticano e la chiesa argentina, essendo la seconda volta, a distanza di poco tempo, che un prelato lascia l’incarico di vescovo prima di entrare in carica. Al suo posto, questa volta, il Pontefice ha scelto per la Diocesi di Mar de la Plata un amministratore apostolico. La figura di Monsignor Gustavo Manuel Larrazábal risulta emblematica.
È finito al centro di una polemica collegata a diverse accuse di violenza sessuale avanzate da una donna, ma è stato sempre strenuamente difeso dal Papa. La Santa Sede aveva commentato le imputazioni come “prive di fondamento“, garantendo al sacerdote il pieno sostegno.
Le dimissioni
Sembrerebbe che le presunte violenze fossero state perpetrate tra il 2007 e il 2013 ai danni di una 56enne, che aveva già presentato un esposto alle autorità religiose argentine.
Alla luce di ciò Larrazábal ha preferito rinunciare alla nomina, facendo un passo indietro. “Al termine di un lungo processo di discernimento e preghiera realizzato con molta coscienza, monsignor Larrazábal è giunto alla conclusione che non è opportuno assumere il governo pastorale della diocesi di Mar de la Prata e ha presentato la sua rinuncia a Papa Francesco che, con molta comprensione, l’ha accettata” ha dichiarato l’ambasciatore vaticano in Argentina.