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Approvato il decreto legge sulla giustizia, ma mancano misure sulla cybersicurezza

Immagine che rappresenta il decreto legge sulla giustizia

Il Consiglio dei ministri approva il decreto legge, ma la cybersicurezza resta in sospeso.

Il decreto legge sulla giustizia approvato dal Consiglio dei ministri

Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un decreto legge che introduce importanti misure in materia di giustizia. Tuttavia, nonostante le aspettative iniziali, il provvedimento non include le norme relative alla cybersicurezza, un tema di crescente rilevanza nel contesto attuale. Fonti governative hanno spiegato che le misure previste in merito alla cybersicurezza sono state accantonate per “ulteriori approfondimenti tecnici”, lasciando aperta la questione su come il governo intenda affrontare le sfide legate alla sicurezza informatica.

Assenza del ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini

Durante la riunione del Consiglio, il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini non era presente, assente per motivi familiari. La sua mancanza ha sollevato interrogativi sulla coesione del governo e sulla capacità di affrontare questioni cruciali come la cybersicurezza, che richiederebbero un approccio unitario e coordinato. La sua assenza potrebbe aver influito sulla discussione riguardante le misure da adottare in questo ambito, evidenziando la necessità di un dialogo più ampio tra i vari ministeri.

Proroga delle elezioni dei Consigli giudiziari

Tra le misure approvate, spicca la proroga del termine per le elezioni dei Consigli giudiziari e del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione. Le elezioni, inizialmente previste per il 2024, sono state rinviate ad aprile 2025. Questa decisione è stata motivata dalla necessità di garantire un adeguato periodo di preparazione e di riflessione sulle riforme da attuare. Tuttavia, il rinvio solleva interrogativi sulla stabilità e sull’efficacia delle istituzioni giudiziarie nel lungo termine, soprattutto in un periodo in cui la giustizia è sotto i riflettori per le sue inefficienze e per la necessità di riforme strutturali.