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Ospite di Che tempo che fa, Antonio Scurati ha mosso accuse precise al Governo Meloni.
A suo dire, oggi in Italia si può vivere tranquilli soltanto se non si attacca l’operato di Giorgia Meloni & Co.
Antonio Scurati: le accuse al Governo Meloni
Antonio Scurati, dopo il caos legato al monologo censurato in Rai, ha vuotato il sacco nel corso di un’intervista a Che tempo che fa. Senza fare giri di parole, lo scrittore ha lanciato pesanti accuse al Governo Meloni. Ha dichiarato:
“Io spero di continuare ad essere un professore, uno studioso, uno scrittore, un padre di famiglia. Ho ricevuto molta solidarietà che mi ha scaldato il cuore, così come molti che mi rimproverano. Io sono stato chiamato da un programma Rai e dal nome mi pareva fosse la Tv di Stato, di tutti, perfino mia e dei miei lettori, in prossimità del 25, chiamato in quanto autore di 5 libri che studiano e raccontano il fascismo e la resistenza antifascista. Mi sono quindi sentito in dovere di ricordare l’anniversario e scrivere un testo che mi era stato commissionato in cui affermavo, magari con forza, i miei valori e idee, muovendo critiche a chi ci governa e anche questo mi sembrerebbe un compito di uno scrittore”.
Antonio Scurati: cosa è successo in Rai?
Scurati ha poi spiegato nei dettagli cosa è successo in Rai:
“La Rai mi ha mandato la modulistica, ho firmato tutto, ho ricevuto i biglietti di treno, il voucher dell’hotel, stavo facendo la barba quando ho ricevuto la telefonata della conduttrice, che io non conoscevo e non avevo mai incontrato. Affranta, mi annunciava che la mia partecipazione era stata annullata. Anche lì, non ho preso iniziative, ho taciuto, tutti i giornalisti d’Italia mi chiedevano cose e io non parlavo. Cosa ancor più grave è che a metà giornata il capo del Governo decide di pubblicare una cosa in cui, pur dicendo di non sapere cosa fosse accaduto, usa espressioni denigratorie, cercando di mettermi in cattiva luce e farmi passare per avido. Non so se gli italiani si rendano conto che questa è una cosa che in una democrazia non dovrebbe accadere. Che un capo di Governo attacchi un privato cittadino con frasi denigratorie”.
Antonio Scurati: il lato oscuro del Governo
Antonio Scurati, che su questa vicenda potrebbe scrivere un altro libro, ha concluso:
“C’è un’enfasi eccessiva anche dai suoi sostenitori. Io non ho detto che sono un bersaglio, ma che da quando ho preso posizioni critiche nei confronti del Governo e soprattutto per aver raccontato Mussolini in tre libri, parlando dell’orrore del fascismo attraverso la letteratura, insomma per il semplice fatto di essere uno scrittore, sono entrato in un mirino. Insultato pesantemente sulle prime pagine dei giornali che fiancheggiano il Governo, quando la seconda carica dello Stato ti dà del profittatore (il riferimento è a Ignazio La Russa che nelle scorse ore ha detto che ha fatto già troppi soldi parlando di Mussolini, ndr). La seconda carica dello Stato non dovrebbe fare una cosa del genere, contro uno scrittore o un cittadino, lo Stato non può buttarsi addosso a un individuo. Ma voi lo immaginate domani Mattarella che si sveglia e dice che Fazio è un conduttore pessimo? (…) Ho imparato che se vuoi vivere tranquillo, in questo momento, in questo paese, non devi criticare il Governo. E ho imparato che credevo di sapere, avendo studiato a lungo gli anni bui del fascismo e gli eroi dell’antifascismo e ho capito che la democrazia è sempre lotta per la democrazia”.