Lucrezia Ciotti Argomenti trattati
L’amata conduttrice Rai Antonella Clerici è stata operata d’urgenza alle ovaie per delle cisti ovariche sospette. In un’intervista sul settimanale Oggi ha fatto maggiore chiarezza sull’intervento a cui si era sottoposta a metà giugno: “Quella cisti era un tumore”, ha rivelato.
La rivelazione di Antonella Clerici dopo l’intervento
A due mesi di distanza la Clerici spiega che quelle cisti, di natura sospetta e che erano cambiate troppo in fretta, in realtà erano un cancro.
“Non avevo afferrato la situazione e pensavo che mi sarei operata dopo le vacanze estive. Invece i medici mi hanno spiegato che quella cisti era un tumore, andava tolta e analizzata entro venti giorni al massimo”.
Il 13 giugno scorso la 60enne ha condiviso una foto da un letto del Regina Elena – San Gallicano – IFO di Roma. Dopo la diagnosi, l’intervento è stato quasi immediato. La stessa conduttrice rivela di essere stata fortunata, una disdetta improvvisa le ha permesso di essere operata in tempi molto brevi.
“Mi hanno spiegato una cosa che non sapevo: l’esame istologico ha accertato che avevo un tumore benigno ma avrebbe potuto trasformarsi velocemente in maligno“
Il dolore del compagno dopo la scoperta della malattia
Dopo la diagnosi il compagno Vittorio Garrone è subito rientrato in Italia:
“Vittorio ha sofferto con me ma senza farmelo vedere, mi ha confidato solo dopo la sua paura“.
Tuttavia, ancora una volta Antonella Clerici ha mostrato la sua forza e la sua grinta. Nell’intervista rivela che non ha mai avuto paura:
“Sono un’ottimista, è il mio carattere, non devo nemmeno sforzarmi”
Il tumore e la scelta di Antonella Clerici
La conduttrice ha scelto di essere operata in un ospedale pubblico confessando il suo pensiero:
“Quando si tratta di malattie serie, il servizio sanitario nazionale offre l’eccellenza“.
I ringraziamenti, infatti, non sono mancati al diagnosta ginecologo Antonio Tafuri e al Prof Enrico Vizza. Infine i ringraziamenti all’Ifo Regina Elena San Gallicano di Roma, all’equipe del professor Vizza e a tutte le infermiere e infermieri.
