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Antimafia: Fi, 'grillini garantisti a corrente alternata quando conviene a loro'

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Roma, 15 ott. (Adnkronos) - “Il senatore Scarpinato ha chiesto alla commissione Antimafia di restituire gli atti alla Procura di Caltanisetta, sottraendole così all’esame della commissione. Un fatto gravissimo, che sollecita una domanda: cos’ha da nascondere Scarpinato? Perc...

Roma, 15 ott. (Adnkronos) – “Il senatore Scarpinato ha chiesto alla commissione Antimafia di restituire gli atti alla Procura di Caltanisetta, sottraendole così all’esame della commissione. Un fatto gravissimo, che sollecita una domanda: cos’ha da nascondere Scarpinato? Perché lui e i suoi colleghi a 5 Stelle, da sempre grandi lettori di intercettazioni, ora chiedono di non utilizzarle e, anzi, gridano allo scandalo? Se nessuno conosce il contenuto di quelle intercettazioni, perché mettere le mani avanti? Una cosa è certa: i grillini si confermano quelli della doppia morale e garantisti a corrente alternata, ovvero quando conviene a loro". Lo affermano i rappresentati di Forza Italia in commissione Antimafia: Mauro D’Attis vicepresidente della commissione, il capogruppo Pietro Pittalis, Maurizio Gasparri, Pierantonio Zanettin, Chiara Tenerini e Giuseppe Castiglione.

"Se la Procura ha inviato tali atti alla commissione Antimafia, evidentemente -aggiungono gli esponenti azzurri- ritiene che siano rilevanti e certo non spetta a Scarpinato, o ai suoi colleghi, chiederne la restituzione alla Procura. Sulle inchieste di Caltanissetta e sul cosiddetto dossieraggio la commissione Antimafia non si deve fermare finché non si arriverà alla verità. Chiediamo di riprendere da subito le audizioni sui depistaggi, a cominciare dal generale Mori e dal capitano De Donno".

"E, soprattutto, continuiamo a ribadire -concludono i rappresentanti di Forza Italia- come le presenze in commissione del senatore Scarpinato e dell’onorevole De Raho rischino di rallentare l’attività della commissione per il loro coinvolgimento diretto nei fatti affrontati. Presenze, quindi, assolutamente inopportune, che minano l’imparzialità e l’essere super partes della stessa commissione”.