Sembra che i recenti aiuti umanitari consegnati a Gaza tramite l’utilizzo di alcuni lanci aerei stia avendo un effetto collaterale non da poco. Hamas ha infatti rivelato come, per recuperare i suddetti aiuti, dodici persone sarebbero morte annegate. E, per evitare altre vittime, il gruppo ha richiesto di fermare i lanci almeno per il momento.
Segnalate altre morti
Sembra che gli aiuti umanitari stiano creando più problemi del previsto, o almeno questo è quanto segnalato sia da Hamas che dall’organizzazione Euro-Med Human Rights Monitor. Stando a quanto riportato, dodici persone avrebbero perso la vita annegando nel tentativo di mettere le mani sugli aiuti paracadutati da alcuni lanci aerei a Gaza.
Per evitare il peggioramento della situazione, Hamas ha richiesto a tutti i paesi donatori di interrompere i suddetti lanci. Ma non è tutto, perché almeno altre sei persone avrebbero invece perso la vita durante gli scontri che sono nati per ottenere gli aiuti umanitari.
A tal proposito Mohamad al-Sabaawi, un residente di Gaza, ha sottolineato come le persone stiano morendo solo per mettere le mani su una scatoletta di tonno.
Un ospedale fuori uso
Ma gli aiuti umanitari non sono l’unica preoccupazione che Gaza si ritrova ad affrontare. Stando a quanto riferito dalla Mezzaluna Rossa, l’ospedale al-Amal di Khan Yunis, collocato a sud della striscia, avrebbe interrotto tutte le operazioni. Il motivo? La struttura sarebbe stata evacuata e gli ingressi successivamente bloccati dall’Idf.