Londra, 27 dic. (askanews) – È stata definita l’interpretazione della vita di Angelina Jolie, e dall’1 gennaio potremo vederla al cinema nel film “Maria”. Pablo Larraìn ha realizzato un ritratto intimo di Maria Callas e raccontato la sua storia, rivissuta e reimmaginata durante gli ultimi giorni di vita, nella Parigi degli anni Settanta. “Era un’artista, e anche se era famosissima non faceva nulla per esserlo, a lei interessava proprio il suo lavoro. – ha spiegato Jolie – Aveva studiato moltissimo da quando era bambina per dare il massimo, prendeva il suo mestiere molto seriamente. Era una persona disciplinata e dedita al lavoro dei compositori e al suo pubblico”.
Nel film sulla vita di questa straordinaria cantante d’opera accanto ad Angelina Jolie ci sono attori italiani come Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher e Valeria Golino. “Maria” è anche un film sull’essere artista, perché, come diceva la stessa Callas “qualsiasi cosa accada l’artista resta sempre tale, anche quando la sua voce non è più un fuoco d’artificio. L’artista c’è sempre”. “Nel nostro lavoro è importantissimo trovare la propria voce, capire in che modo poter dare il proprio contributo. – ha proseguito l’attrice americana – Credo che essere un artista significhi questo: da una parte scavi dentro te stesso ma soprattutto cerchi di ascoltare gli altri, di confrontarti, di capire che cosa puoi dare, anche al di là di quello che gli altri si aspettano da te”.