> > Andrea Vianello, l'addio alla Rai dopo 35 anni: la dura nota del Cdr

Andrea Vianello, l'addio alla Rai dopo 35 anni: la dura nota del Cdr

Andrea Vianello Rai

Andrea Vianello, e il suo addio alla Rai dopo 35 anni di servizio: la reazione del Cdr

Andrea Vianello ha lasciato la Rai dopo trentacinque anni di carriera, annunciando la sua decisione su X il 25 aprile, giorno della Liberazione e anche, per coincidenza, giorno del suo 64esimo compleanno, con poche righe di saluto: “Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la “mia” Rai.

Accordo consensuale. Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico”.

Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni di servizio

L’azienda avrebbe confermato che Vianello ha sottoscritto un accordo consensuale di uscita anticipata, senza nessun vincolo circa i suoi eventuali impieghi futuri, in un clima definito “sereno”. Con l’avvento della nuova gestione di centrodestra, nel 2023 era stato spostato dalla direzione dalla Testata Rai Giornale Radio e di Rai RadioUno, alla direzione generale della Tv di San Marino. L’incarico era durato fino a marzo 2024, quando aveva presentato le proprie dimissioni “immediate e irrevocabili”. I conti della tv del Titano erano in difficili condizioni già prima dell’avvento di Vianello, situazione che Roberto Sergio, che gli era succeduto, di recente, ha dichiarato di aver messo sotto controllo.

Chi è Andrea Vianello

Andrea Vianello, nato a Roma nel 1961 e laureato in Lettere, aveva iniziato la sua carriera in Rai nel 1990, entrando al Giornale Radio tramite selezione pubblica per giornalisti praticanti. Nel 1992 aveva lavorato nell’ambito della redazione Cronaca, dove, nel 1994, era stato promosso caposervizio. Nel 1997 era diventato vicecaporedattore e nel 2002 caporedattore. Tra il 1998 e il 2002 è autore e conduttore del programma “Radio Anch’io”, su Rai Radio 1, e nel 1999 aveva esordito in televisione conducendo su Rai 2 il programma “Teleanch’io”. Dal 2002 al 2005 come autore e conduttore si è occupato di numerosi programmi televisivi, tra cui “Enigma” e “Correva l’Anno”. Dal 2004, per sei anni, ha diretto e condotto il programma “Mi manda Rai3”. Dal 2010 al 2013 è autore e conduttore del programma televisivo “Agorà”. Dal dicembre 2012 al febbraio 2019 si trova nel consiglio di amministrazione di Rai Pubblicità. A gennaio 2013 è stato nominato direttore, per tre anni, di Rai 3. Nel 2016 è stato chiamato al Tg2 come editorialista per le tematiche politiche ed internazionali. Nel luglio 2017 giunge a RaiUno come vicedirettore con la responsabilità dell’unità organizzativa Attualità, costume, manifestazioni e nuovi format Informativi. Nel giugno 2018 è assegnato alle dirette dipendenze del Direttore di Rai Tre. Nel 2019 è colpito da un ictus cerebrale, esperienza che racconterà in un libro, in cui tratterà anche della sua difficile ma riuscita riabilitazione, fino al punto di tornare a lavoro. Nell’agosto 2020 arriva alla direzione di Rai News per la produzione televisiva, della Testata Televideo, per la produzione via teletext e della Testata Rainews.it. Ora, dopo gli ultimi due incarichi, il suo ultimo saluto alla Rai.

La nota del Cdr

Questa la dura nota del Cdr del Tg3 che “apprende con rammarico e preoccupazione che anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai”. Stando alle dichiarazioni del Sindacato, “è l’ennesimo collega di grande livello che viene messo ai margini dall’azienda per motivi che non possiamo non definire politici, in un progressivo svuotamento di identità”.