Il deputato Andrea De Bertoldi si sarebbe messo “a disposizione” di un gruppo di imprenditori del settore geotermico in Toscana “previa sottoscrizione di un contratto di consulenza professionale con il suo studio associato di commercialisti”. Questa è la motivazione principale dietro il provvedimento con il quale De Bertoldi è stato espulso da Fratelli d’Italia.
Andrea De Bertoldi espulso: la decisione del partito
I componenti della Commissione nazionale di disciplina e garanzia di Fratelli d’Italia hanno scritto il provvedimento di espulsione “con effetto immediato” a carico del parlamentare trentino Andrea De Bertoldi. Il testo, visionato dall’Adnkronos, è firmato dal presidente della Commissione, l’avvocato Roberto De Chiara, e dal segretario Filippo Milone.
Già nel mese di giugno, Giovanni Donzelli, in quanto responsabile del Dipartimento Organizzazione di Fratelli d’Italia, aveva promosso un’azione disciplinare nei confronti di De Bertoldi. A completare l’esposto è una copia del contratto di consulenza “avente ad oggetto la costituzione di un consorzio di imprese tra i soggetti già costituenti una rete di imprese per la migliore tutela dei loro interessi sul territorio e per la prosecuzione dell’attività commerciale connessa alla produzione di energia rinnovabile prodotta con gli impianti di geotermia”.
Dunque, Fratelli d’Italia contesta al deputato un contratto di consulenza firmato tra lo studio di commercialisti di cui è socio e amministratore e una cordata di imprenditori toscani attivi nel settore geotermico.
A De Bertoldi viene contestata la violazione dell’articolo 3 dello Statuto e degli articoli 2, 3, 4, 5 e 6 del Codice Etico di Fdi.
La replica del deputato Andrea De Bertoldi
Nell’udienza preliminare dello scorso 4 luglio, davanti alla Commissione disciplinare, De Bertoldi ha negato ogni addebito sostenendo la propria estraneità dalla vicenda professionale indicata. Tuttavia, il partito non ha creduto alla sua versione.
Il deputato non ci sta e si scaglia contro la decisione del Partito:
“Pronto ad agire in ogni sede opportuna a tutela della mia reputazione e della mia integrità personale e professionale”.