New York, 14 mar. (askanews) – Ancora manifestazioni a New York per l’attivista palestinese Mahmoud Khalil, arrestato l’8 marzo scorso da agesnti del Federal Immigration Enforcement e trasferito in un centro di detenzione in Louisiana sulla base degli ordini esecutivi anti-immigrazione del presidente Donald Trump. I manifestanti si sono radunati davanti alla Columbia University, dove Khalil era studentee aveva organizzato proteste pro-palestinesi contro la guerra fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
Khalil, un detentore di Green Card, il permesso di residenza di lungo periodo, è protetto secondo la costituzione e la giurisprudenza delle corti americane dal primo emendamento alla costituzione sulla libertà di parola e dall’habeas corpus, il divieto di detenzione in assenza di una decisione giudiziale contenuto nel quinto emendamento. Un giudice federale del Distretto meridionale di New York ha emesso un’ordinanza per bloccare l’espulsione di Khalil in assenza di un ordine del tribunale fissando un’udienza per il 12 marzo, ma l’ordinanza è stata disattesa dall’esecutivo e l’attivista è tuttora detenuto, come ha denunciato anche l’Aclu (American Civil Liberties Union).