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La gestione di un condominio può presentare un gran numero di problematiche che, se affrontate senza le giuste competenze, possono potenzialmente creare disagi a tutti gli inquilini. Se fino a qualche decennio fa l’amministrazione condominiale veniva per lo più affidata a uno degli inquilini (mediante delle votazioni), oggi è sempre più richiesta la figura di un professionista esterno che tratti queste questioni con la massima competenza possibile, ovvero l’amministratore condominiale.
Cos’è un amministratore condominiale?
Per definizione, l’amministratore di condominio è una figura che si occupa di coordinare gli inquilini di uno stabile e di gestire tutti i beni comuni dell’edificio, oltre che di tutte le questioni di natura burocratica.
Questo tipo di figura risulta necessaria in edifici che presentino almeno 8 persone al loro interno, e può essere rappresentata sia da una persona fisica che una società. Se vuoi avere un quadro chiaro dei benefici offerti dalle società di amministrazione condominiale, scopri le amministrazioni condominiali di Estia ad esempio. Ti potrai rendere conto, così, che questo tipo di servizio offre una presenza costante, totale trasparenza e un importante risparmio sulle spese. Ma approfondiamo meglio l’argomento.
Amministratore di condominio interno ed esterno: le differenze
Esistono due tipologie di amministratori di condominio, ovvero quelli interni e quelli esterni. Per amministratore interno si intende una figura che viene scelta internamente tra i condomini attraverso delle votazioni, ma questa soluzione è divenuta ormai obsoleta per via di diversi fattori. Un inquilino eletto amministratore, infatti, non presenta le giuste competenze per poter svolgere questo tipo di incarico, e spesso non può nemmeno garantire una presenza costante nel ruolo. Inoltre un amministratore condominiale è carico di responsabilità, che non possono essere gestite da chi non ha una competenza adeguata.
L’amministratore esterno invece, ha attraversato un percorso di preparazione professionale per poter svolgere tutti i compiti previsti dal ruolo, e risulta quindi essere una figura perfettamente indicata per svolgerlo. Oltre a garantire un lavoro svolto nel migliore dei modi, questa figura trasmette, attraverso la sua competenza, serenità a tutti i condomini, liberandoli dalle responsabilità e assicurandosi che tutti i loro interessi vengano curati nei minimi dettagli.
Perché scegliere un amministratore condominiale esterno
I punti di forza messi in campo da una scelta di questo tipo sono innumerevoli. In primis un amministratore esterno garantisce imparzialità, elemento fondamentale affinché regni l’equilibrio nel condominio. Si tratta inoltre di una figura competente e professionale, e che quindi ha studiato per poter eseguire al meglio i suoi doveri. Questo aspetto garantisce la massima qualità nel lavoro svolto, un fattore sempre fondamentale in ogni ambito.
Esso inoltre si occupa dei pagamenti in uscita per quel che riguarda tutto ciò che è condiviso, richiede manutenzioni ed interventi di ogni sorta, organizza e dirige le assemblee condominiali, si cura di far rispettare tutte le norme di sicurezza ed è responsabile civilmente e penalmente in caso di reati di omissione e dolo, quali negligenza e incuria per le parti comuni.
In sostanza, la figura dell’amministratore condominiale è necessaria per una corretta gestione di un edificio, ed è altresì fondamentale per la sicurezza dell’intero condominio.