Roma, 30 gen.
(Adnkronos Salute) – "L'antibiotico-resistenza è la vera epidemia in corso e lo sarà anche in futuro. Quindi il ruolo di noi microbiologi clinici è quello di 'sentinelle' della rilevazione di tutti i microrganismi e della resistenza agli antibiotici che questi hanno. La sorveglianza e la prevenzione non possono prescindere dalla presenza del microbiologo clinico, l'unico specialista autorizzato a identificare e a tipizzare i microrganismi. Quindi senza di noi tutti i dati che normalmente vengono diffusi dalle istituzioni e dalla stampa non ci sarebbero.
Il nostro ruolo è fondamentale e di questo ce ne facciamo carico in maniera importante anche con le associazioni dei pazienti e le Istituzioni. Ma allo stesso tempo, è fondamentale informare e sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema come l'antibiotico-resistenza". Così all'Adnkronos Salute Pierangelo Clerici, presidente dell'Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli Ets), in occasione della presentazione – oggi in Senato – della campagna 'La Diagnostica e la Prevenzione: Medicina, Istituzioni, Impresa, insieme per la salute dei cittadini', ideata e realizzata congiuntamente da Amcli Ets, Cittadinanzattiva, Federchimica Assobiotec e Diasorin.
L'obiettivo è offrire al cittadino e al paziente uno spazio di formazione, discussione, identificazione delle soluzioni per far crescere la consapevolezza su diagnostica e prevenzione, e per promuovere l'utilità dello screening su temi di antibiotico-resistenza, infezioni materno-fetali e tubercolosi.
"Purtroppo – sottolinea Clerici – il Covid ha creato una sorta di insonorizzazione dei problemi della sanità che noi viviamo costantemente. Tra questi l'antimicrobico-resistenza, la tubercolosi latente e le infezioni materno-fetali.
Bisogna riprendere a fare prevenzione a 360 gradi. Quindi questa campagna è molto importante perché riunisce intorno a un tavolo tutti gli attori che si devono occupare di questi temi: professionisti, microbiologi clinici, le aziende della diagnostica e le rappresentanze dei pazienti". "Tutti – conclude – hanno un ruolo fondamentale per far comprendere ai politici quanto sia necessario anche a livello di Lea di insistere su argomenti che oggi purtroppo non sono presenti nell'agenda politica".