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Ambiente: Meloni, 'messa in sicurezza non porta consenso, ma si fa se si ha coscienza'

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Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Investire nella messa in sicurezza del territorio "è sempre una scelta coraggiosa della politica, perché tutti si riempiono la bocca di messa in sicurezza, ma poi per investire ce ne passa, perché, diciamolo, la messa in sicurezza è cosa p...

Roma, 13 mar. (Adnkronos) – Investire nella messa in sicurezza del territorio "è sempre una scelta coraggiosa della politica, perché tutti si riempiono la bocca di messa in sicurezza, ma poi per investire ce ne passa, perché, diciamolo, la messa in sicurezza è cosa poco redditizia per il consenso. E' una scelta coraggiosa, perché se riesci a evitare tragedie nessuno te lo riconosce". Così la premier Giorgia Meloni, a Firenze per la firma dell'accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la regione Toscana.

A testimonianza di quel che dice, la presidente del Consiglio cita l'esempio dell'unica città giapponese di Fudai, "l'unica che si è salvata dallo tsunami, con un gran spavento ma senza vittime. Il sindaco di Fudai, un signore visionario, nel '67 decise di investire l'equivalente di quelli che oggi sarebbero 25 mln per elevare una barriera anti-tsunami alta 16 metri. Fu 'linciato', i cittadini lo attaccarono per un'opera ritenuta brutta e inutile. Poi quando è arrivato lo tsunami, questo signore è stato celebrato come un eroe, solo che nel frattempo era morto. Ecco perché la messa in sicurezza è una scelta coraggiosa, non è redditizia in termini di coscienza ma è una scelta che fanno i politici che hanno coscienza per evitare che certe cose accadano".