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Amadeus esprime il suo apprezzamento per Lazza, affermando: “Era al Suzuki, è davvero talentuoso, mi è sempre piaciuto.
Lo seguivo prima dell’evento di Sanremo e la sua mancanza si fa sentire, in particolare mi manca ascoltare le sue canzoni.”
Amadeus e il Suzuki Music Party
Riguardo al Suzuki Music Party, Amadeus spiega: “È stato organizzato per me, poiché adoro ascoltare musica. È stata una celebrazione d’inizio e mi faceva piacere offrirla ai cantanti per presentare i loro brani autunnali e raccontarli al pubblico, una cosa che solitamente non accade.”
Il passaggio dalla Rai a Nove
Amadeus sottolinea anche la competenza del team di Nove, definendoli “simpatici, capaci e accoglienti”, mentre riflette sul suo passaggio dalla Rai a Nove. Riguardo agli ascolti non troppo elevati del programma “Chissà chi è”, dice: “Nove è un canale ambizioso e sta evolvendo verso il generalismo; serve tempo per far acclimatare il pubblico.”
La decisione di cambiare emittente
In merito alla sua decisione di cambiare emittente, l’artista confessa: “Ci ho riflettuto a lungo prima di lasciare la Rai.
Sono un tipo piuttosto pratico.”
Dopo il festival di Sanremo, il conduttore ha rivelato che l’offerta da parte della Warner è giunta in un momento cruciale. Il rinnovo con la Rai era atteso per aprile, il che ha reso i mesi di marzo e aprile fondamentali per una riflessione approfondita. Ha specificato che si trattava di una decisione importante per la sua vita, non da prendere sotto gamba.
Amadeus ha evidenziato che le proposte ricevute erano equivalenti in termini sia monetari sia di durata.
Le novità della 75esima edizione del Festival di Sanremo
Nel frattempo, Carlo Conti sta apportando significative trasformazioni al Festival, suscitando curiosità su come apparirà la nuova edizione. La 75esima manifestazione sotto la direzione di Conti introdurrà diverse innovazioni, modificando sia il sistema di votazione che le performance degli artisti. Tra le principali novità ci sarà il ritorno delle nuove proposte, con quattro artisti in gara e ventiquattro finalisti. La modalità di voto subirà un cambiamento: le votazioni durante la serata delle “Cover”, nella quale i concorrenti reinterpreti un brano scelto, non influiranno sull’esito finale del Festival, limitandosi a determinare la vincitrice della Cover.
Nella finale, i voti già ottenuti dai cinque finalisti non verranno azzerati, ma si aggiungeranno ai nuovi voti espressi, escludendo solo quelli della serata dedicata alle Cover. Resta confermata la presenza della Giuria delle Radio.
Alessandro Cattelan e il suo ruolo a Sanremo
Per quanto riguarda Alessandro Cattelan, si occuperà simultaneamente della conduzione di “Sanremo Giovani” e del “DopoFestival”.
«Dopo un periodo di pausa dai talent show, avevo il desiderio di riavvicinarmi alla musica.
Questa iniziativa mi sembra perfetta per tornare in un contesto che mi è familiare e che apprezzo, lavorando con dei giovani che avranno l’occasione di esibirsi sul palco di Sanremo», afferma Cattelan. «Carlo mi ha presentato un’idea affascinante e vasta, e sono davvero entusiasta. Questo rappresenta un altro aspetto della mia carriera: da un lato il talent e dall’altro una serata successiva dedicata a intrattenere gli ascoltatori che, dopo aver vissuto Sanremo, potranno immergersi in un dibattito finale su tutto ciò che è accaduto».