L’oncologo Vittorio Gebbia ha rivelato in tribunale come Matteo Messina Denaro ha affrontato con impassibilità la diagnosi di cancro che successivamente provocò la sua morte.
Secondo il medico della clinica “La Maddalena” di Palermo, Messina Denaro affrontava da solo la malattia, senza coinvolgere i suoi familiari e non dimostrava alcuna preoccupazione economica.
Il verdetto malignant è stato ricevuto da solo in silenzio. Queste dichiarazioni sono state rese durante il processo contro Alfonso Tumbarello, ex medico del dottorato di Campobello di Mazara, accusato di collaborazione mafiosa ed emissione di certificati medici falsi, firmati come “Bonafede Andrea”, nato nel ’63, per aiutare il boss della mafia.
Messina Denaro è deceduto il 25 settembre 2023 a L’Aquila a seguito della sua malattia.
Roberto David, un anatomopatologo dell’ospedale di Castelvetrano, è stato chiamato a testimoniare alla stessa udienza. È stato lui a condurre l’esame istologico sui campioni provenienti dall’ospedale di Mazara, dove Messina Denaro ha subito la sua prima operazione chirurgica, eseguita dal chirurgo Giacomo Urso.
Una dottoressa dell’ospedale di Castelvetrano ha espresso alcune sollecitazioni, ma solo con finalità umanitarie, mentre non è stata in grado di rispondere chiaramente alla richiesta se anche il dottor Bavetta avesse richiesto specificatamente il resoconto del campione prelevato da Andrea Bonafede.
Questi due sono gli ultimi testimoni citati dalla difesa, gestita dagli avvocati Gioacchino Sbacchi e Giuseppe Pantaleo. Il procuratore aggiunto della Dda di Palermo è Gianluca De Leo.