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L’allarme siccità è sempre più alto: il lago di Pilato, nel cuore del Parco nazionale dei Monti Sibillini, appartenente al territorio di Montemonaco, è completamente asciutto.
Lago di Pilato prosciugato
I danni del caldo non si arrestato e le alte temperature hanno colpito le alte quote dell’Appennino marchigiano. Si tratta di un fenomeno che si ripete ciclicamente negli anni dunque, si è già verificato in passato.
Nonostante ciò, resta l’apprensione per la sopravvivenza del chirocefalo del Marchesoni, un gamberetto preistorico che vive proprio in queste acque.
L’allarme degli esperti
All’Ansa Sara Marcelli dei Cai di Ascoli Piceno, esperta dei Sibillini e del monte Vettore, dichiara:
“Importante è che gli escursionisti non vadano a passeggiare all’interno del bacino, le uova del chirocefalo sopravvivono anche senza acqua e si schiuderanno quando i laghetti torneranno a formarsi”.
La strategia riproduttiva del chirocefalo
Il ciclo biologico del chirocefalo è rapido e le uova, cosiddette “cisti”, possono resistere per oltre un anno in assenza di acqua. Tuttavia, il ripetersi per più anni consecutivi di condizioni di siccità mettono a rischio la sopravvivenza della specie. A tal proposito, si fa sempre più forte l’allarme degli esperti.
In questi giorni, come confermato da Marcelli, le guardie del Parco, assieme ai carabinieri forestali e ad alcuni volontari amanti della montagna hanno realizzato una recinzione per delimitare l’area così da interdire il passaggio degli escursionisti, che potrebbero mettere a rischio le uova del chirocefalo.