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Allarme siccità, fiume Po a secco: - 3 metri

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Il Po è a secco, di nuovo, e si grida all'allarme siccità. Il settore primario italiano non sta passando un buon momento.

Da una parte il maltempo, dall’altra la carenza di pioggia. Questa è la fotografia dell’Italia che negli ultimi mesi oscilla tra un’allerta e l’altra e a farne le spese è il settore primario con i suoi consumatori. Torna l’emergenza siccità al Nord mentre al Sud il cattivo tempo provoca solo danni.

Allarme siccità, fiume Po a secco: – 3 metri

Il Po, fiume più importante d’Italia, è a secco e sembra di rivivere la primavera e l’estate del 2022, quando le acque si erano completamente prosiugate. A fare scattare l’allarme è la mancanza di precipitazioni tra l’Emilia Romagna e la Lombardia. In provincia di Pavia, il Po, è arrivato addirittura a -3,2 metri sotto lo 0. L’Associazione Coldiretti non è tranquilla ed ha annunciato:

“Una situazione preoccupante anche in vista dei prossimi mesi quando le coltivazioni avranno bisogno di acqua per crescere”.

A causa della prolungata siccità il Made in Italy rischia grosso, soprattutto in Pianura Padana che una delle zone più importanti per l’allevamente italiano.

Il maltempo fa danni al Sud

Non esistono vie di mezzo dato che si passa da un estremo all’altro. Al Sud le piogge ci sono e sono anche forti. Questo però non è un bene. L’Uragano Nikola sta arrecando numerosi danni ai terreni coltivabili e agli allevamenti del Sud, specialmente in Sicilia. I violenti rovesci temporaleschi stanno infatti allagando tutti i campi rovinando il raccolto.