Anche in Italia, da anni ormai, è arrivato il caso degli hikikomori, giovani, a volte giovanissimi, che si auto recludono in casa e decidono di non uscire più. Il fenomeno sta però raggiungendo numeri spaventosi, tanto da creare un vero e proprio allarme.
Gli hikikomori italiani
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo oggi a Roma alla presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024 ha puntato la luce sul fenomeno degli hikikomori in Italia: “Sono 50mila i ragazzi italiani da oltre sei mesi chiusi in casa, completamente isolati, che trascorrono il tempo solo sui social“.
Proprio sui social e l’utilizzo di cellulari e altri dispositivi elettronici, il ministro ricorda come tutti gli studi affermino che i disturbi depressivi e di ansia esplosi negli ultimi anni siano legati proprio alla dipendenza dai telefonini.
Il fenomeno degli hikikomori
Il fenomeno degli hikikomori nasce in Giappone, da cui viene anche il nome, ma come si è visto si sta espandendo in Italia. Si tratta di persone, giovani, che a causa di un forte senso di inadeguatezza decidono di non uscire più di casa. In una prima fase alcuni di questi ragazzi frequentano ancora saltuariamente la scuola, fino ad arrivare, a volte, a non mettere più piedi fuori dalle mura domestiche.