> > Alla scoperta dell'Istria slovena con turismo lento e di qualità

Alla scoperta dell'Istria slovena con turismo lento e di qualità

Milano, 7 mar. (askanews) – Ha un passato veneziano con una storia che si intreccia con la cultura mitteleuropea. Con i suoi 46 chilometri di costa di falesie a picco sul mare e gli approdi bandiera blu, l’Istria slovena punta ai turisti italiani interessati al viaggio lento, sostenibile e a stretto contatto con la gente del posto. “Abbiamo tante cose da offrire – spiega Patrizia Grzinic, direttrice dell’Ente del Turismo di Portorose e Pirano – Prima di tutto siamo molto vicini all’Italia, siamo al confine, nella parte nord dell’Istria, non siamo distanti da Milano (5 ore), abbiamo tanti prodotti da offrire: dal wellness alla cucina, dai congressi alle vacanze attive, ma soprattutto il mare”.

Portorose è conosciuta per i suoi centri termali che offrono un’esperienza di wellness tra le più complete d’Europa. “Abbiamo due noti centri termali, uno a Portorose e uno a Strugnano. La nostra storia del turismo. Portose quest’anno compie 140 anni di turismo, una storia cominciata proprio a Portorose con un stabilimento termale”. “Abbiamo due parchi naturali. La nostra destinazione è specifica proprio perché comincia e finisce con un parco naturale. Abbiamo il parco di Strugnano e quello delle Saline di Sicciole, dove c’è un centro all’aperto nel quale si fanno trattamenti di talassoterapia e altri trattamenti”.

Pirano è a soli 2 km da Portorose e facilmente visitabile a piedi. Con il suo lungomare, è una cittadina costruita sul sale ricca di storia, con un’architettura che riflette l’influenza veneziana.

Durante la stagione estiva, l’Istria slovena – dove l’italiano è una delle due lingue ufficiali – si anima con numerosi eventi per tutti i gusti. Dai concerti di musica da camera, come il famoso Festival Tartini e le serate piranesi, a eventi all’aperto e festival come Rose Rosé a maggio, che celebra i vini rosati locali: “Abbiamo diversi eventi – prosegue la direttrice dell’ente del turismo – ognuno può trovare qualcosa per sé. Per esempio a giugno già c’è un noto musicista italiano, arriva Matteo Bocelli, ma abbiamo anche concerti di musica classica”. Un altro punto di forza dell’Istria slovena è il buon rapporto qualità-prezzo. “Sì, l’Istria slovena offre varie infrastrutture che vanno dai bed and breakfast agli albergo di lusso, come per esempio il nostro Kempinski Palace di Portorose. C’è un ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo”.

Per la Slovenia il 2024 è stato un anno ottimo per il turismo. E anche gennaio 2025 è stato un mese positivo. L’Italia si conferma il secondo mercato internazionale, con oltre 520.000 arrivi e un milione e centomila pernottamenti.

“Abbiamo grandi novità- spiega Aljosa Ota, direttore dell’Ente del turismo sloveno – grandi investimenti, soprattutto in diversi centri termali della Slovenia, aperture di nuovi hotel, alcuni boutique hotel in tutta la zona delle Alpi, ma anche sul sul litorale sloveno. Il nuovo Riviera, ad esempio, a Portorose, riapre l’Hotel Kempinski adesso a marzo e ci sono tante nuove offerte di prodotti, quindi esperienze che si possono fare chiamate Slovenia Unique Experiences”. “Il turismo outdoor insieme alla parte termale è molto richiesto. Anche ovviamente il turismo culturale. Dobbiamo menzionare la Capitale europea della cultura che ha aperto l’8 febbraio con questo grande show in Slovenia e ovviamente nella parte italiana di Gorizia e Nova Gorica e quindi anche sul frangente stiamo aspettando un bel riscontro”, conclude Ota.