> > Lyon Harvey: il Mondo della Magia

Lyon Harvey: il Mondo della Magia

Alla scoperta della magia con Lyon Harvey, mago e illusionista famoso specialmente in Lombardia

In questo articolo, vi illustriamo il mondo della magia e dell'illusionismo raccontato da Lyon Harvey, mago e illusionista di grande fama, specie in Lombardia.

Oggi con noi un mago e illusionista di grande fama, specie in Lombardia e, nello specifico, a Milano: Lyon Harvey.

Spesso, pensando ai maghi lombardi, subito dopo Raul Cremona (il famoso mago di Milano conosciuto anche per le sue apparizioni su Zelig), si pensa proprio a lui, a Lyon Harvey: in questa intervista cercheremo di entrare nel mondo della magia, dell’illusionismo e della prestigiazione grazie ad alcune domande mirate fatte direttamente a Lyon per capire al meglio il suo mondo, oltre che per addentrarci in un vero e proprio viaggio alla scoperta della magia e dell’illusionismo.

Benvenuto Lyon! Puoi parlarci un po’ di come sei diventato un illusionista?

“Sono diventato illusionista quando la passione mi ha letteralmente governato: avevo 5 – 6 anni, mi sono innamorato subito dei maghi guardando lo spettacolo di Copperfield in televisione e poi andando avanti… mi sono reso conto che ho sempre voluto fare quello. Mio padre mi ha insegnato i primi giochi di magia con le carte, conosceva tre o quattro giochi molto semplici e poi da lì ho trovato, verso i 13 anni, i primi negozi di magia dove ho conosciuto alcuni maestri di illusionismo, successivamente ho trovato i primi club magici dove ho iniziato a seguire le prime conferenze professionali ed infine anche i primi congressi di magia.

In questo modo, questo mondo, che mi era inizialmente celato, lentamente mi si stava rivelando e, con gli anni, grazie alla mia passione, mi ha formato a diventare un illusionista professionista.”

Come è nata inizialmente la tua passione, Lyon? C’è un episodio specifico che vorresti ricordare?

“Diciamo che qualsiasi cosa inerente al mondo della prestigiazione mi rendeva estremamente affascinato e mi attraeva, ad esempio guardando “Lo chiamavano Trinità…” il famoso film di Bud Spencer e Terence Hill ero affascinato da quella scena in cui venivano mescolate le carte all’americana in maniera molto fluida… infatti mi ricordo che, sul tappeto di casa, mi esercitavo per fare un miscuglio all’americana come Terence Hill faceva nel film. Solo successivamente ho poi scoperto che, in quella scena del film, le mani di Terence Hill erano in realtà prestate dal famoso prestigiatore Tony Binarelli.”

Ti sei sempre chiamato Lyon Harvey? Da dove deriva questo nome?

“No, non mi sono sempre chiamato Lyon Harvey, il mio primo nome d’arte era Shade… poi ad un certo punto della mia carriera magica volevo darmi una svolta importante, quindi ho fatto una rivisitazione completa: del marchio, del logo, della persona, dei vestiti, dell’apparenza che volevo dare al pubblico e del tipo di magie che presentavo e quindi ho creato il mio personaggio.

Il personaggio di Lyon Harvey prende il nome dall’idea di un amico che mi ha suggerito il nome Lyon, un po’ anche facendo un piccolo tributo al film Lionheart di Van Damme… solo che la pronuncia di Lyon è alla francese e quindi si pronuncia, anche in italiano, ‘Liòn’ …anche se molti lo continuano a pronunciare ‘Làion’. Il cognome Harvey invece vede la sua esistenza per un motivo strettamente stilistico, mi piaceva molto come ‘cognome d’arte’ e per come ‘suonava’ bene insieme al nome Lyon.

Sono felice di aver scelto questo nome anche per il piccolo tributo di cui parlavo prima: mi sono sempre piaciuti i film di Van Damme perché per me rappresentavano un po’ la svolta di come le insicurezze possono diventare delle sicurezze e la magia mi ha sempre aiutato anche da questo punto di vista.”

Quale ritieni sia l’elemento più importante per fare uno show di successo?

“Il mago deve stare attento alla presentazione, penso che sia la cosa più importante…. Il suo carisma… l’atmosfera che riesce a creare la quale deve essere basata sulla tipologia di intrattenimento che offre il mago e sulla sua persona: se sei un illusionista che vuole presentare degli effetti eleganti, carismatici, con una presentazione curata ecc. ecc., chiaramente l’atmosfera sarà più misteriosa ed affascinante rispetto a se sei un mago che vuole presentare effetti con un taglio più comedy e simpatico dove allora avrai una musica più spiritosa e allegra, ci saranno delle battute di sottofondo e l’atmosfera sarà sicuramente più leggera, ma comunque la cosa più importante secondo me è riuscire a creare e a mantenere un’atmosfera consona alla propria personalità magica.”

Lyon, hai mai creato o partecipato alla realizzazione di un’illusione magica o di un video corso?

“Certo, sì. Al momento ho creato degli effetti personali che ho anche commercializzato tramite la mia casa di produzione magica che è LHMagic.

Ho creato alcuni effetti: uno per trasformare l’acqua in vino, un altro in cui un anello si muove in autonomia fino a raggiungere la carta pensata dallo spettatore ed ho realizzato un corso in DVD di tecniche avanzate di monetomagia.”

Mago a Milano e in Lombardia o anche fuori dalla tua regione? Dove lavori?

“Lavoro tendenzialmente nella mia regione ma anche fuori e in tutta Italia, non ho limiti. Sono stato anche all’estero facendo diversi spettacoli sia personalizzati che privati e partecipando anche a diversi matrimoni, principalmente lavorando a Londra, Parigi, Lugano, Madrid e in Svizzera.”

La personalità di Lyon Harvey: come interagisci con il tuo pubblico?

“Tutto ciò varia molto in base alla situazione, all’evento in questione, a quello che voglio trasmettere, a che tipo di persona ho davanti.

In maniera, comunque, sempre abbastanza simpatica ma al tempo stesso anche diretta e mantenendo spesso il contatto visivo con la persona, cercando di farla sentire sempre a suo agio anche quando magari devo metterla al centro del palco o al centro della sala.”

Come si fa a rimanere sempre al passo con i tempi in un mondo che ha una lunga storia e molti artisti affermati?

“Sicuramente rimanendo sempre aggiornati sulle novità e sugli studi moderni per cultura personale ma soprattutto concentrandosi sul proprio carisma e sulla presentazione dello show, che è molto più importante rispetto a ricercare sempre la novità.

Per esempio, anche solo riuscendo a presentare bene degli effetti di un libro di magia e illusionismo di fine ‘800 si può riuscire a fare uno spettacolo incredibile, se si è bravi a presentare.”

Ad oggi qual è stata l’apparizione mediatica più importante di Lyon Harvey?

“Sicuramente il programma che ho fatto su Mistero: avevo una rubrica su Mistero su Italia 1 dove facevo effetti di mentalismo e dimostravo come la mente può essere ingannata.”

Lyon, cosa può aspettarsi il pubblico dai tuoi prossimi spettacoli e performance?

“Avrò l’onore, spero non tra molto, di presentare una delle mie idee più soddisfacenti che è uno spettacolo che racchiude la storia esoterica del mondo, ha come tema i tarocchi e proprio le storie esoteriche del mondo legate ad effetti di illusionismo e mentalismo.”

Trucchi di magia spiegati sui social e su YouTube: sei contro o a favore?

“Penso che la prima regola della magia sia non rivelarne i segreti. È la prima cosa che ho imparato sulla magia quando ero bambino ed è la prima cosa che insegno se qualcuno mi chiede aiuto in questo campo.

Sono dell’idea che la magia meriti il rispetto che lei stessa mi ha dato in tutta la mia vita, il rispetto migliore che possa darle è tenerla celata e per pochi: la magia è elitaria, la si può definire tale e si può chiamare magia solo nel momento in cui i suoi trucchi rimangono nascosti e celati.”

A tal proposito, che consiglio daresti a chi è interessato a perseguire una carriera nell’illusione o nella magia?

“Dipende dove si vuole arrivare: se la si vuole imparare in maniera seria e professionale, ad oggi, non esiste purtroppo una laurea in magia (che darebbe un credito ulteriore a noi maghi) …se si vuole perseguire una carriera nell’illusionismo la passione è sicuramente quella che ti porta avanti. Il primo passo potrebbe essere iscriversi a un club magico perché lì è possibile trovare altri appassionati e professionisti di magia con cui scambiare idee, vedere effetti nuovi, dove poter mostrare ciò che hai imparato e dove potresti trovare le persone giuste: ciò può servire per ricevere tanti consigli utili, per me è stato così.”

Dovendo scegliere un’etichetta, ti riterresti di più un mago, un prestigiatore, un mentalista o un illusionista?

“Mi definisco principalmente un’illusionista perché tutto quello che faccio è frutto di un’illusione ben studiata. Tuttavia, credo che siano sempre esistiti i prestigiatori e i maghi e io personalmente sento di essere un mago che ha preso la carriera del prestigiatore.”

Come vedi la tua carriera nel futuro? A cosa aspiri?

“Per adesso il mio obiettivo è presentare il mio show di cui parlavo prima e, quindi, trasformare quella che è un’idea in uno spettacolo concreto. Questo è al momento uno dei miei obiettivi principali sulla mia carriera magica… Un altro è quello di creare un numero di altissimo livello per la competizione in un FISM, che è il campionato del mondo di Magia.”

Una domanda un po’ buffa per chiudere quest’intervista magica, Lyon: se hai seguito Harry Potter, a quale casata di Hogwarts sentiresti di appartenere?

“Grifondoro.”