Roma, 19 gen. (Adnkronos Salute) – "La carne rossa, a lungo demonizzata come nociva per la salute dell'uomo, è in realtà un alimento che, consumato con moderazione nell'ambito della dieta mediterranea, apporta all'alimentazione umana proteine di alto valore biologico e micronutrienti importanti per la salute quali il ferro, per il 40% nella forma maggiormente biodisponibile per l'organismo, e la vitamina B12, di cui può arrivare a coprire sino al 100% del fabbisogno giornaliero. Apporta significative quantità di aminoacidi ramificati, fondamentali per la crescita e il mantenimento della massa muscolare, al punto che 100 grammi di carne bovina ricoprono oltre il 50% del fabbisogno giornaliero. E' una preziosa fonte di molecole bioattive quali carnitina, carnosina, coenzima Q, acido lipoico e creatina, che svolgono importanti funzioni regolatorie nel metabolismo, nonché di peptidi bioattivi, liberati durante la digestione gastrica, con azioni multifunzionali tra cui quella antipertensiva e antinfiammatoria". Lo ha detto Silvana Hrelia, professoressa ordinaria di Scienze per la qualità della vita, Università di Bologna, nel suo intervento al convegno 'Carni rosse: economia, salute e società. Una riflessione', organizzato dall'Accademia nazionale di agricoltura oggi a Roma presso la sede di Confagricoltura.
"La carne è e rimane uno dei prodotti fondamentali per la nutrizione dell'uomo – rimarca l'esperta – All'interno del riquadro della dieta mediterranea viene consigliato un consumo moderato e consapevole di carne rossa, la quale però riveste un ruolo fondamentale in quanto portatrice di proteine ad altissimo valore biologico".
La moda delle "diete vegane ha portato molti ad eliminare questo alimento dalle loro tavole, sottolineando il fatto che integrando vari tipi di prodotti vegetali è possibile coprire, nonostante tutto, il fabbisogno proteico. Questo è vero fino a un certo punto – precisa Hrelia – perché l'impatto calorico della quota di alimenti complementari che noi dovremmo introdurre per assumere le stesse proteine che produciamo semplicemente con una fettina da 80 grammi di carne rossa ci porterebbe ad un aumento energetico a rischio di obesità. Pertanto, non è mica vero che le diete vegane o vegetariane sono modulate e scritte per rimanere in forma".
Mangiare carne a "qualunque età della vita, e oggi anche i dati epidemiologici l'hanno chiaramente dimostrato, non solo non aumenta i rischi di morte per rischio cardiovascolare o cancro, ma aiuta a mantenere la massa muscolare, soprattutto nelle età più critiche e nei soggetti fragili quali gli anziani. Il consumo moderato nell'ambito della dieta mediterranea non determina alcun aumento di rischio per la nostra salute", conclude la specialista.