Bruxelles, 28 feb. (Adnkronos) – Il tentativo di allargare a tutta l'Ue il Nutriscore, un sistema di etichettatura degli alimenti che usa i colori e le lettere in uso in Francia e altri Paesi europei, è fallito. Lo riporta un'inchiesta della cellula investigativa di Radio France, secondo la quale la Commissione Europea ha "rinunciato" ai suoi intenti, "sotto la pressione delle lobby dell'Italia". Interrogati in merito oggi a Bruxelles durante il briefing, i portavoce dell'esecutivo Ue hanno evitato di rispondere, come accade sempre più spesso, alle ripetute domande dei cronisti sull'argomento, ammettendo tuttavia che resta "una sfida" raggiungere "soluzioni comuni" su una materia simile.
I portavoce non hanno mai smentito quanto riportato da Radio France, cosa che, in mancanza di indicazioni contrarie, suona come una conferma. "Rimaniamo impegnati a fornire ai consumatori informazioni trasparenti, in modo che possano fare le loro scelte al supermercato e altrove" in modo consapevole, ha detto la portavoce Anna Kaisa Itkonen.
Alla domanda se l'inchiesta di Radio France abbia riportato il vero o no, Itkonen ha ripetuto: "Quello che posso dire oggi su questo argomento è che abbiamo un impegno a fornire informazioni trasparenti ai nostri consumatori e continueremo questo lavoro, in collaborazione con i nostri Stati membri, per arrivare ad una soluzione che sia la migliore anzitutto per i consumatori".
Alla domanda di un cronista, il quale ha fatto notare che durante un recente briefing tecnico si è appreso che, in materia di etichettatura, la Commissione lavora su criteri come il benessere animale e l'origine dei prodotti, la viceportavoce capo Arianna Podestà ha risposto che "si trattava di un briefing tecnico e non penso che sia opportuno per noi continuare. Anna Kaisa ha già detto quello che poteva dire sull'argomento. Possiamo discuterne dopo, oppure in bilaterale".
A chi ha chiesto se la Commissione abbia rinunciato perché ha concluso che il Nutriscore, come hanno sostenuto a più riprese politici italiani di ogni schieramento, è eccessivamente simplicistico e basato su criteri discutibili, ltkonen ha risposto che "la nostra priorità sono sempre i nostri consumatori, quello che mangiano e come possono prendere le loro decisioni nei negozi, nei ristoranti, eccetera. Quindi, abbiamo fatto un lavoro esteso sull'etichettatura alimentare e questo ha confermato quanto sia complessa la questione. Ha evidenziato anche che la sfida è come raggiungere soluzioni comuni, ma nel complesso la nostra priorità rimangono i consumatori e riuscire a fornire loro informazioni trasparenti".
Il Nutriscore è largamente usato in alcuni Paesi europei, fornendo al consumatore informazioni sintetiche e immediatamente comprensibili. Viene però anche criticato, perché non di rado produce esiti discutibili: per esempio, in Belgio le patatine fritte surgelate vengono smerciate con una valutazione A verde, come se fossero spinaci. Ma le 'frites', orgoglio nazionale del Belgio insieme alla birra e alle praline, non si mangiano lesse: devono essere fritte, e possibilmente rifritte ad una diversa temperatura, meglio se nel blanc de boeuf, una sorta di strutto di manzo che dà loro un gusto e una croccantezza particolari. Non fritte sono praticamente immangiabili, a meno che non si utilizzi una friggitrice ad aria, con un risultato comunque meno gradevole al palato.