Rosamaria Bombai Si allarga il caso, parallelo a quello di Alessia Pifferi, che vede indagate due psicologhe del carcere e l’avvocato difensore Alessia Pontenani per falso e favoreggiamento. Sono in corso accertamenti su altre due psicologhe che avrebbero messo mano ai test somministrati alla donna che si trova a processo per l’omicidio volontario pluriaggravato della figlia Diana di 18 mesi.
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Alessia Pifferi: si indaga su due psicologhe
Come sottolineato anche dal pm Francesco De Tommasi, le due professioniste avrebbero messo mano ai test somministrati alla donna e alla relazione con la quale le veniva diagnosticato un grave deficit cognitivo. In particolare, una delle due psicologhe indagate avrebbe firmato il documento finale insieme alla collega pur non essendo presente all’incontro, mentre una terza professionista avrebbe partecipato senza firmare. Ci sarebbe anche una quarta psicologa che avrebbe revisionato il documento finale, modificandolo.
Capace di intendere e di volere
Lo psichiatra incaricato dalla Corte d’Assise di eseguire la perizia, Elvezio Pirfo, ha evidenziato come invece la donna sia capace di intendere e di volere e che, quindi, il test psicodiagnostico eseguito in carcere non è attendibile. Il pm, visti i nuovi elementi, ha chiesto una proroga delle indagini in quanto sono necessari “ulteriori accertamenti per delineare la rete criminale nel cui ambito si collocano i fatti“.
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