Alessia Pifferi è stata arrestata nel luglio del 2022, per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di un anno e mezzo. Fino a ieri, 6 luglio, ha scontato la pena dell’ergastolo nel carcere di San Vittore, ora è stata trasferita.
Il trasferimento di Alessia Pifferi
Alessia Pifferi continuerà a scontare la pena dell’ergastolo nel carcere di Vigevano, a Pavia, dove è stata trasferita nella giornata di ieri, 6 luglio.
La donna è stata arrestata 2 anni fa per aver abbandonato la figlia Diana, lasciandola morire di fame e sete.
Da quando è stata arrestata, si trovava nella struttura penitenziaria di Milano, quella che ha lasciato poche ore fa.
La morte della piccola Diana: Alessia Pifferi condannata all’ergastolo
C’erano delle possibilità di far attenuare la pena per Alessia Pifferi ma la perizia psichiatrica alla quale è stata sottoposta, l’ha giudicata capace di intendere e di volere, contrariamente a quello che sostiene il suo legale.
Dai vari interrogatori in aula e dai colloqui in carcere in realtà Alessia Pifferi appare come una bambina, tuttavia secondo gli specialisti, sapeva bene cosa stava facendo quando decise di abbandonare la figlia per quasi una settimana, da sola in casa.
Durante il processo la sua difesa aveva chiesto che fosse assolta dall’accusa di omicidio, sostenendo invece che il reato commesso era quello di abbandono di minore. Invece non è stato così e la 38 enne sta oggi scontando la pena per ergastolo per omicidio pluriaggravato. Inoltre dovrà pagare delle provvisionali alla madre Maria e alla sorella Viviana, che si sono costituite parti civili.
I giudici hanno invece escluso per lei l’aggravante della premeditazione.