La Corte d’Assise di Milano ha emesso la condanna all’ergastolo per Alessia Pifferi, è stata quindi ritenuta colpevole dell’omicidio pluriaggravato della sua stessa figlia, Diana. La donna ha lasciato morire la neonata, che aveva solo 18 mesi, senza darle da mangiare. Nonostante la richiesta della pubblica accusa, è stata esclusa l’aggravante della premeditazione. Il pubblico ministero Francesco De Tommasi ha dichiarato: “C’è una sola vittima e si chiama Diana”. Parole che accusano Alessia Pifferi di essere una “bugiarda” e un'”attrice”. D’altra parte, l’avvocato difensore Alessia Pontenani ha insistito sull’abbandono di minore come reato commesso da Pifferi, negando l’intenzione di uccidere la figlia.
Alessia Pifferi è stata condannata all’ergastolo: le provvisionali
In seguito alla sentenza, la Corte ha stabilito provvisionali di 20mila euro per la sorella Viviana e di 50mila euro per la madre Maria, entrambe parti civili nel processo. La madre di Alessia Pifferi ha si è mostrata molto addolorata per l’accaduto e sostiene che la figlia deve pagare per le sue azioni. La sorella, invece, ha ritenuto giusta la sentenza, affermando che Pifferi non ha mai avuto attenuanti. Un brutto evento lascia una profonda ferita in famiglia, lasciando spazio a opinioni, oltre ad un grande dolore.